Liguria

Assunzioni nel Comune di Genova, sindacati in allarme: “Nel 2027 avremo 500 dipendenti in meno”


Genova. Per il 2025 nel Comune di Genova sono previste 145 assunzioni a fronte di 290 pensionamenti, con un turnover limitato al 50%. In questo modo il personale passerà da 5.019 dipendenti nel 2024 a 4.584 nel 2027. Numeri che emergono dall’incontro sul piano di assunzioni tra le sigle sindacali, il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi e l’assessora Marta Brusoni.

Il prossimo 31 marzo faremo un’assemblea di tutto il personale comunale per aggiornare tutti coloro che lo vorranno sull’attuale situazione degli organici. Oggi sul fronte occupazione non abbiamo ricevuto alcuna risposta positiva. Se l’amministrazione non cambia registro a farne le spese, oltre al personale, saranno i servizi a partire da quelli museali, biblioteche e cimiteri”, avvertono Luca Infantino, segretario generale Fp Cgil Genova e Paola Notari, segretaria Fp responsabile per Cgil del Comune.

“Il Comune purtroppo ha confermato quanto aveva anticipato a gennaio circa il piano di assunzioni 2025 e in particolare 145 assunzioni a fronte di 290 cessazioni così suddivise – dicono i sindacati – 63 assunzioni sulla scuola (33 operatori, 11 educatrici e 19 insegnanti), 20 assunzioni obbligatorie, 19 agenti di polizia locale della graduatoria in scadenza, un dirigente. Sulle 42 unità restanti non è stata data risposta”.

La Cisl Fp Liguria “ha sottolineato l’urgenza di trovare soluzioni immediate per evitare questa grave carenza di personale”, spiegano il segretario generale Gabriele Bertocchi e la segretaria regionale Cinzia Maniglia che aggiungono: “Abbiamo chiesto chiarimenti sull’idea di esternalizzare i servizi di front-office delle biblioteche, ma l’amministrazione ha negato di avere informazioni al riguardo. Questa mancanza di chiarezza e trasparenza è preoccupante. Riteniamo che la situazione attuale sia il risultato non solo dei vincoli di spesa, ma anche di scelte politiche delle amministrazioni passate e presenti. È fondamentale proteggere i servizi essenziali e garantire pari dignità a tutti i servizi, sia di front-office che di back-office”.

“La carenza di personale – prosegue il sindacato – rischia di compromettere il funzionamento dell’intero Comune e la qualità dei servizi erogati alla cittadinanza. Siamo molto preoccupati per questa situazione e comprendiamo che non possa essere risolta esclusivamente a livello territoriale. Questa crisi è frutto non solo di vincoli normativi, ma anche di scelte intraprese da tutte le amministrazioni comunali degli ultimi 11 anni. Nel 2014, il Comune di Genova contava 5.648 dipendenti, scesi a 4.926 in cinque anni, risaliti a 5.169 nel 2023 e previsti in calo a 4.584 nel 2027. È necessario un intervento serio e consapevole, coinvolgendo tutte le parti interessate, per evitare che le amministrazioni locali, Genova inclusa, siano messe in ginocchio”, concludono.

Il Comune ha perso 584 posti di lavoro in quattro anni, l’11,3% dell’organico in essere – rimarca la Cgil Fp -. Tutto questo porterà inevitabilmente a carichi di lavoro in molti servizi già oltre il limite, al peggioramento della qualità dei servizi forniti al cittadino, all’aumento dello stress lavorativo e degli infortuni, al blocco delle procedure di mobilità interne ed esterne, che spesso coinvolgono anche il diritto del personale appartenente alle categorie protette, difficoltà a fruire di ferie e permessi e tutto quanto attiene ai diritti di lavoratrici e lavoratori”.

“Nel frattempo siamo anche venuti a conoscenza che è in progetto l’esternalizzazione di tutto il front office delle Biblioteche Berio e De Amicis – aggiunge Infantino – è una situazione che non si può tollerare sia perché lede i diritti dei lavoratori sia perché senza un cambio di rotta si andrà alla privatizzazione di servizi” conclude il segretario.

“Sì alle assunzioni e al lavoro di qualità, no alle esternalizzazioni – aggiunge la Uil Fpl -. Complice, forse, un clima da campagna elettorale sia per il Comune che per le Rsu nel pubblico impiego, i toni si sono surriscaldati con il rischio che le richieste di parte sindacale fossero un po’ offuscate o annacquate dalla necessità di tenere il punto. Per la Uil Fpl è chiaro che occorra andare oltre i vincoli di bilancio posti dalla legge rispetto alle assunzioni: i sindaci delle città maggiormente rappresentative e complesse devono battersi affinché il Governo trovi un modo per assicurare i servizi essenziali nelle città ad alta densità di popolazione. Se si è raggiunto il massimo della capacità assunzionale, non devono farne le spese i cittadini che hanno bisogno di servizi all’altezza delle aspettative e i dipendenti diritto a svolgere un lavoro di qualità senza pressioni e buchi d’organico. La Uil Fpl da sempre dice basta alle esternalizzazioni che non fanno che impoverire il servizio facendo saltare i nervi ai cittadini che non possono più sentir parlare vincoli di bilancio perché pagano le tasse non a pezzi ma tutte intere”.

Non si fa attendere la risposta del vicesindaco Pietro Piciocchi: “I servizi ai cittadini sono pienamente garantiti, senza alcun taglio in nessun settore: come abbiamo detto anche questa mattina, l’amministrazione, insieme ai 14 sindaci metropolitani, è fortemente impegnata nella richiesta alla Ragioneria dello Stato di allentamento dei vincoli di bilancio posti dalla legge sulle nuove assunzioni. In questi anni, oltre a garantire il turnover al 100%, abbiamo assunto molte nuove professionalità, attingendo al massimo della capacità assunzionale dell’ente, e dal 2018 a oggi i dipendenti comunali sono passati da 4.934 unità agli attuali 5.019, con oltre 3600 nuove assunzioni dal 2018. Un record assoluto rispetto alla giunta che ci aveva preceduto quando le assunzioni avevano registrato un -700 unità sulla pianta organica. Grazie alle nuove assunzioni abbiamo portato l’età media dei dipendenti da 57 a 48 anni e introdotto nuove figure nel piano assunzionale. Siamo certi che, anche attraverso Anci, seppur in un quadro di finanza locale non semplice, troveremo soluzioni per continuare sulla strada intrapresa in questi anni. Sui risultati raggiunti aggiorneremo i sindacati nei prossimi incontri, nel pieno rispetto dei lavoratori comunali e delle loro rappresentanze”.




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