Umbria

Assisi, niente posto nella nuova giunta: Lupattelli lascia il Pd


di D.B.

Ancora prima della seduta di insediamento, la maggioranza che sostiene il neo sindaco di Assisi Valter Stoppini perde già un pezzo. Paolo Lupattelli, consigliere comunale del Partito democratico, ha annunciato venerdì l’uscita dal gruppo consiliare e dalla coalizione che sostiene la nuova giunta, ufficializzata nelle scorse ore

La lettera La decisione, spiegata in una lettera aperta, è legata alla mancata nomina in giunta nonostante il consenso ottenuto alle recenti elezioni e gli anni di attività amministrativa, ma anche per le modalità con le quali tutto è avvenuto. «Esco dal gruppo consiliare del Partito democratico – scrive Lupattelli – e dall’attuale maggioranza di governo. Non mi dimetto da consigliere comunale perché 357 persone neanche un mese fa hanno dimostrato la loro fiducia nei miei confronti votandomi. Solo una candidata in tutto il comune ha ottenuto più voti». 

ASSISI, NOMI E DELEGHE DELLA NUOVA GIUNTA DI STOPPINI

Esclusione Il consigliere denuncia un clima di esclusione e ambiguità nella formazione della nuova giunta: «È mancata la trasparenza, è mancata la fiducia, sono mancati i fatti a seguito di tante belle parole spese sulla mia persona». A suo dire, la scelta di non coinvolgerlo negli incarichi esecutivi è avvenuta senza spiegazioni, né confronto diretto. «Al momento della scelta definitiva non vi viene neanche comunicata la decisione a quattr’occhi. Due parole al telefono: voi non siete tra i 5 venditori che ottengono la promozione», sostiene usando una metafora aziendale per descrivere la vicenda.

Nel centrosinistra Lupattelli resterà in consiglio comunale come indipendente, «scevro da logiche partitiche e da leggi non scritte», per continuare a rappresentare gli elettori. «Sulla barca ci rimango ma mi siedo da un’altra parte», scrive. Nella parte conclusiva della lettera, il consigliere ribadisce la sua appartenenza ai valori del centrosinistra, ma prende le distanze dai meccanismi politici che, a suo giudizio, hanno disatteso il principio di meritocrazia. «I contentini – sostiene – non fanno per me, non sono un soggetto da comprare con qualcosa di diverso da quello che mi sono meritato».

Le scuse Infine, rivolge un messaggio diretto agli elettori: «Chiedo scusa agli elettori per tutto questo ma non posso fare altrimenti. Continuerò – assicura – a dare voce ai cittadini, a tutti i cittadini. La caduta è stata pesante, il contraccolpo durissimo. Ma vi assicuro che il mio impegno rimarrà. Più convinto e determinato di prima».

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