arrestato dopo la denuncia dei genitori
Si sarebbero incontrati nella chat di un videogioco online. Lì si sarebbero scambiati i numeri di telefono e si sarebbero sentiti più volte anche in videochiamata. Durante gli incontri ‘virtuali’ la ragazzina, appena 13enne di Marcianise, sarebbe stata costretta ad atti sessuali espliciti.
L’arresto dei carabinieri
E’ quanto emerge dall’indagine dei carabinieri della Compagnia di Marcianise, guidata dal capitano Daniele Petruccelli, che ha portato all’arresto di un 31enne residente a Roma. L’adolescente, secondo quanto ricostruito dai militari coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, soffrirebbe di disturbi psichici che la rendono particolarmente vulnerabile.
La scoperta dei familiari della vittima e la denuncia
Sono stati i familiari della ragazza a notare comportamenti anomali da parte della giovane. Così hanno iniziato a monitorarla scoprendo i contatti da parte del 31enne, le videochiamate, che avvenivano prevalentemente su una nota app di messaggistica, durante le quali la 13enne avrebbe subito atti sessuali, con cui l’uomo avrebbe soddisfatto le proprie perversioni. Viene sporta una denuncia ai carabinieri che procedono a sequestrare i dispositivi informatici ed effettuare le dovute verifiche di quel racconto agghiacciante.
Le indagini e l’accusa di violenza sessuale
Le indagini durano poco più di due mesi, da luglio ad ottobre dell’anno del 2024. Un tempo sufficiente per raccogliere gravi indizi a carico del 31enne romano, che risulta incensurato. Indizi che vengono confermati dal gip che – in linea con una sentenza della Cassazione secondo la quale tali pratiche virtuali configurerebbero il reato di violenza sessuale – ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti dell’indagato.
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