Piemonte

approvato mirikizumab, una nuova speranza per 7.000 pazienti

TORINO – In Piemonte, circa 7.000 persone convivono con la malattia di Crohn, una condizione che, se non adeguatamente controllata, può portare a complicazioni gravi e a un significativo deterioramento della qualità della vita. Recentemente, la Commissione Europea ha approvato mirikizumab, un nuovo farmaco sviluppato da Lilly, per il trattamento della malattia in fase attiva da moderata a grave. Questo rappresenta un’importante opportunità terapeutica per i pazienti che non hanno risposto o hanno sviluppato tolleranza ai trattamenti convenzionali.

La malattia di Crohn, una delle principali Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), colpisce in Italia circa 100.000 persone, con un’incidenza particolare tra i giovani adulti di età compresa tra i 15 e i 40 anni. I sintomi, che includono diarrea cronica, dolori addominali e urgenza intestinale, possono risultare invalidanti e compromettere la vita sociale e lavorativa dei pazienti. Marco Daperno, Dirigente medico della Gastroenterologia presso l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, sottolinea l’importanza di mirikizumab: “Questa terapia può rappresentare un’arma efficace e sicura nella gestione della malattia e dei suoi sintomi, spesso debilitanti.”

Mirikizumab agisce in modo mirato, colpendo la subunità p19 di IL-23, una proteina fondamentale nel processo infiammatorio della malattia di Crohn. Già approvato per il trattamento della colite ulcerosa, il farmaco ha dimostrato, attraverso lo studio clinico VIVID-1, di migliorare significativamente la remissione clinica e la risposta endoscopica nei pazienti trattati. I risultati preliminari mostrano che oltre il 54% dei pazienti ha raggiunto la remissione clinica, un traguardo cruciale per chi vive con questa malattia.

L’approvazione di mirikizumab segna un passo avanti nel panorama terapeutico per i pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, offrendo non solo un nuovo trattamento, ma anche un miglioramento sostanziale della qualità della vita.

“Il nostro impegno è quello di fornire soluzioni terapeutiche innovative e sicure”, afferma Elias Khalil, Presidente e Amministratore Delegato di Lilly Italia. “Siamo convinti che mirikizumab possa contribuire in modo significativo alla gestione della malattia e al miglioramento del benessere generale dei pazienti.”

 

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »