Ambiente

ANSA/Dopo 2 mesi riapre a Roma la storica pasticceria Andreotti – Business

(di Simona Tagliaventi)
‘Ripartiamo ancora più dolci’. E’
così, con uno striscione all’entrata, che sono stati accolti i
clienti della storica pasticceria Andreotti di via Ostiense,
aperta dal 1931 e chiusa dal 20 dicembre dopo un incendio
innescato da un corto circuito.

   
“Ci siete mancati – dice un uomo anziano mentre ordina una
frappa al miele di arancia e cannella – Nessuno le fa come voi
le frappe, anzi, ne prendo una anche con la granella di
pistacchio e pure una castagnola, ecco”. Non c’è una persona che
non entri in pasticceria e che non si guardi intorno come se
fosse la prima volta, quando invece saranno state migliaia. Al
bar, davanti a un cappuccino, c’è pure un ragazzo che avrà
vent’anni, col cappellino da basket girato: “Questa via, questo
quartiere, non era più lo stesso senza di voi. Io sono tanto
giovane, ma quanto mi siete mancati, la mia giornata non
cominciava bene senza il vostro caffè”. Pure Enza annuisce: “Il
vostro cappuccino è insuperabile”.

   
Marco Andreotti, il proprietario, stringe mani, qualcuno lo
abbraccia, si congratula. Lui saluta e ringrazia tutti
dell’affetto: “E’ stata dura in questi mesi, mi è anche passato
per la testa di non riaprire, di chiudere perché mi sembrava
tutto troppo difficile da affrontare. Abbiamo buttato al macero
centinaia di panettoni e quelli che si sono salvati li ho dati
in beneficenza. Dopo la disperazione iniziale però ho pensato
che potevamo ancora farcela, Andreotti esiste dal 1931, lo aveva
aperto mio nonno, e oggi qui, dietro i banconi, ci sono anche
Giammarco e Ludovica, i miei figli. E’ una bottega storica,
dovevamo riaprire”.

   
Da Andreotti è facile trovare l’anziana pensionata seduta a
pochi centimetri dall’architetto Massimiliano Fuksas o dal
regista Ferzan Özpetek che con la pasticceria ha avuto molte
collaborazioni, lui e Marco sono ormai amici e i dolci compaiono
in tanti suoi film. “Ma qui si serviva anche Giulio Andreotti,
la famiglia De Sica e quella di Nino Manfredi, Ennio Morricone
veniva qui tutte le domeniche. poi imprenditori importanti,
politici”, racconta ancora Marco, mentre continua a stringere
mani quasi incredulo di fronte a tante dimostrazioni di stima.

   

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »