Anche italiani tra gli immigrati che Trump vuole trasferire a Guantanamo”. Tajani: “Li riporteremo a casa

La stretta sull’immigrazione impressa dall’amministrazione americana di Donald Trump non risparmia gli alleati storici degli Stati Uniti. Mentre le proteste contro gli arresti di immigrati senza documenti compiuti dagli agenti dell’Immigration and Custom enforcement (Ice) si estendono da Los Angeles ad altre città della California e al resto del Paese, il Washington Post rivela infatti che tra i 9000 irregolari per cui la Casa Bianca sta considerando il trasferimento presso la base militare di Guantanamo a Cuba ci sarebbero anche cittadini italiani e di altre nazioni europee.
Ad affermarlo al quotidiano della capitale Usa sono diversi funzionari anonimi statunitensi secondo i quali sarebbero centinaia gli stranieri provenienti, oltre che dal nostro Paese, da Regno Unito, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia e Ucraina che potrebbero finire già a partire da questa settimana nella struttura sull’isola a circa 500 chilometri dalla Florida. Le fonti citate dal Washington Post ritengono che sia “improbabile” che il governo americano informi del trasferimento i Paesi di origine.
I funzionari Usa hanno fatto sapere che molti dei Paesi di origine degli arrestati hanno comunicato agli Stati Uniti di essere disposti a riaccogliere i loro cittadini ma, secondo le autorità Usa, non si sarebbero mossi abbastanza rapidamente. Specie considerando l’accelerazione impressa in materia di immigrazione da Stephen Miller. Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, il potente consigliere di Trump, registrata l’insoddisfazione del tycoon per l’andamento degli arresti degli irregolari, ha ordinato a fine maggio durante una riunione con i vertici dell’Ice di “andare in giro e arrestare gli stranieri illegali” senza perdere tempo a preparare liste di persone da ricercare e fermare.
Sia la Casa Bianca che il Dipartimento per l’Homeland Security non hanno rilasciato dichiarazioni in merito alle indiscrezioni del Washington Post ma i preparativi per l’attuazione del piano di The Donald sarebbero stati già avviati. In particolare, al momento sarebbe in corso lo screening medico di migliaia di immigrati per stabilire se le loro condizioni ne permettono la detenzione a Guantanamo. Stando a quanto riportato in un documento ufficiale e trapelato sulla stampa, l’amministrazione repubblicana intende “ridurre al minimo” il tempo che i detenuti trascorreranno nella base di Guantanamo ma la Casa Bianca potrebbe decidere di utilizzare la struttura per “detenzioni a lungo termine”.
Intanto, a Los Angeles, dove la settimana scorsa è partita la protesta per le retate dell’Ice degenerata in fenomeni di violenza diffusa, la sindaca Karen Bass ha proclamato lo stato di emergenza locale e imposto un coprifuoco notturno nel centro della città. Una misura, ha spiegato Bass ai giornalisti, necessaria “per fermare il vandalismo e i saccheggi nel centro di Los Angeles“. Nei giorni scorsi il presidente Trump ha ordinato l’invio di migliaia di soldati aprendo uno scontro istituzionale con il governatore democratico Gavin Newsom.
Le proteste nelle ultime ore si sono estese ad altre città degli Stati Uniti, tra le quali Atlanta, Chicago, Seattle e New York. Nella Grande Mela una manifestazione contro l’Ice a Lower Manhattan è degenerata nella notte in violenti scontri con le forze dell’ordine. 80 le persone arrestate. In Texas, il governatore repubblicano del Texas Greg Abbott ha annunciato l’invio della Guardia Nazionale nello Stato in risposta all’ondata di proteste contro i raid anti-immigrati degli agenti federali.
Tajani: “Italia disposta a riprendere gli irregolari negli Usa”
“L’Italia è disposta a riprendere gli irregolari nel pieno rispetto dei loro diritti. Non vi è possibilità che gli italiani siano trasferiti a Guantanamo, non c’è da allarmarsi. Siamo disponibili a rimpatriare gli irregolari”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a ‘Non stop news’, su Rtl 102.5, dopo l’annuncio del presidente Trump di voler inviare 9.000 migranti, fra cui, secondo il Washington Post, anche italiani, nel carcere di massima sicurezza.
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