Liguria

Amianto disperso negli uffici della Regione Liguria, dalle analisi arriva la conferma


Genova. Dai risultati delle campagne di monitoraggio all’interno degli uffici della Regione Liguria in via D’Annunzio 111 sono emersi valori di amianto che “secondo la legge impongono alcune misure di tutela”. È quanto scrive l’ente dopo l’incontro di oggi tra l’assessore al Patrimonio e ai rapporti con le organizzazioni sindacali Paolo Ripamonti e la Rsu dei lavoratori regionali. Presenti anche tecnici di Arpal e della Asl3 genovese, oltre al medico competente. Nel frattempo i dipendenti continueranno lo smart working a oltranza. 

Regione Liguria ricorda come i monitoraggi della qualità dell’aria che vengono periodicamente svolti all’interno dell’edificio in questione “abbiano sempre, storicamente, evidenziato totale assenza di fibre di amianto aerodisperso”.

Nonostante questo, a seguito anche di segnalazioni ricevute dai dipendenti, sono stati avviati ulteriori monitoraggi, svolti nel mese di aprile: in un caso è stato rilevato un valore che indicava la presenza di fibre di amianto nell’aria. Il valore tuttavia era inferiore al limite di legge.

La Regione ha attivato immediatamente lo smart working in via cautelativa per tutti i dipendenti operanti nella sede.
Dal 29 aprile al 7 maggio sono state effettuate due campagne separate di monitoraggio, svolte autonomamente da Arpal e da una ditta esterna, con campionamenti in tutti i piani, in punti e giorni diversi. Dato l’esito delle analisi, “ha per questo prorogato lo smart working e trasmesso i dati alle autorità competenti per delineare le azioni da intraprendere, in particolare per tutelare la salute dei lavoratori e comprendere quale sia la fonte della presenza delle fibre”.

In seguito alla trasmissione dei dati, Asl 3 ha proceduto a una ispezione al cantiere avviato nell’edificio adiacente, in via D’Annunzio 113. Si precisa che i lavori in corso in questo edificio non erano interventi di bonifica dell’amianto, ma si trattava di un semplice cantiere edile. A seguito delle ispezioni, il 30 aprile scorso è stato disposto il fermo dei lavori all’edificio di via D’Annunzio 113 per potenziale rischio amianto. “Su questo specifico punto sono in corso approfondimenti – spiega la Regione – per delineare in maniera puntuale e definitiva la situazione”.

Dopodiché bisognerà verificare l’accessibilità futura di quegli uffici e quali potranno essere le sedi alternative, “sempre mantenendo come assolutamente prioritaria la tutela della salute dei lavoratori: da questo punto di vista, l’immediato intervento da parte della Regione Liguria, a seguito anche delle segnalazioni ricevute dai dipendenti, e le disposizioni attuate, assolutamente prudenziali e cautelative, hanno limitato notevolmente l’esposizione potenziale. Si tratta di un fattore fondamentale, in quanto il rischio amianto è legato a un accumulo nel tempo”.

La Regione “vuole ribadire come l’amministrazione abbia posto in essere tutte le azioni possibili nel modo più tempestivo, con modalità improntate alla cautela, come ribadisce la volontà di proseguire sul percorso di massima trasparenza e rapidità di comunicazione adottato, nei confronti non solo delle sigle sindacali e della Rsu, ma anche direttamente nei confronti dei lavoratori, con modalità definite in accordo e su esplicita richiesta dei sindacati stessi. Si ribadisce inoltre, la massima disponibilità a proseguire ogni forma di incontro si riterrà opportuno e necessario”.




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