Salute

Al Trooping the Colour tutta l’attenzione è per un Re Carlo con gli occhi lucidi, che si commuove spesso. Splendida Kate, con i suoi tre figli

È stata la parata del Trooping the Colour all’insegna del ritorno alla normalità, se di normalità di può parlare con un sovrano che celebra il suo terzo compleanno ufficiale, dal giorno della sua incoronazione, mentre si sottopone ai trattamenti per curare il cancro che lo ha colpito un anno e mezzo fa. Carlo III ha dovuto rinunciare a sfilare lungo The Mall a cavallo del suo Noble perché i medici glielo hanno sonoramente impedito per ragioni di salute. La folla ha dovuto accontentarsi di salutare il suo re anziano, malato e sempre commosso mentre stava seduto, al sicuro, sulla carrozza Ascot Landau. Accanto a lui, a litigare con il vento che rischiava di portarle via il cappello bianco, la sua regina Camilla. La coppia reale era preceduta dall’erede al trono, William, a cavallo di Darby e dalla principessa Anna su Noble e dal duca di Edimburgo in sella a Sir John.

Anche quest’anno c’era grande attesa per il passaggio della principessa più amata, Kate, proprio colei che lo scorso anno aveva ripreso l’attività pubblica tornando davanti ai suoi sudditi in questa occasione ufficiale, anche lei dopo una tragica diagnosi di cancro; dal quale però si dichiara “guarita”. Quest’anno la sua sfilata sulla Ascot Landau è stata salutata da tantissime foto sui social, che impazziscono per lei nel ruolo di mamma premurosa e sorridente accanto ai suoi tre bambini, George, 11 anni, Charlotte, 10 anni e dell’incontenibile Louis di 7 anni.

Ma le telecamere della diretta tv hanno indugiato molto meno su di lei, perché quest’anno tutta l’attenzione era dedicata al re. Lui ha cercato di sorridere, ha salutato la folla assiepata lungo il percorso con le bandierine della Union Jack e le oltre 1000 guardie in parata su 200 cavalli accompagnate dalla banda militare di 300 elementi. Un minuto di silenzio è stato osservato per commemorare le vittime dell’incidente aereo che ha visto precipitare ed esplodere un volo della compagnia Air India che era diretto a Londra, il 12 giugno scorso.

Un rito che si ripete da 200 anni oggi ha visto una monarchia un po’ più dimessa e sotto tono affacciarsi al balcone di Buckingham Palace così come volle il principe Albert, consorte della regina Vittoria che nell’800 aveva trasformato il palazzo nella residenza ufficiale della corona. Essere visti per esser creduti e guardare in faccia la folla per tastarne la temperatura. Quel balcone, dalla scomparsa di Elisabetta II è sempre meno affollato e sempre più sobrio. Carlo III ha voluto caratterizzare il suo regno come snello e moderno, ha dovuto rinunciare alla presenza dei “fantastici quattro ” (con i due figli e le rispettive mogli) quando il secondogenito Harry ha deciso di voltargli le spalle e andarsene in California con la moglie “scomoda” che si era scelto. Il Flypast, momento conclusivo della celebrazione del Trooping the Colour, ha visto gli aerei militari e le Red Arrows, oggi alimentate con carburanti più sostenibili, volare sul cielo di Londra mentre un re con gli occhi lucidi e arrossati cercava di dire: sono qui, sono ancora qui..


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