Trentino Alto Adige/Suedtirol

Aeroporto di Bolzano, solo 2 ore gratis: il parcheggio adesso si paga – Cronaca



BOLZANO. Due ore gratis e poi si paga. Libera, resterà solo ma per 15/20 minuti, l’area “Kiss&Fly”. Letteralmente, bacia e vola. All’aeroporto di Bolzano e non solo la chiamano meno romanticamente “il parcheggio degli abbracci”. É quell’area di fronte all’ingresso passeggeri dove, capita, di accompagnare in auto un amico o un congiunto, entrare, stare qualche minuto per salutarlo e poi via. Tutto il resto si pagherà. É così dal 3 giugno.

«Gratis solo per due ore» dice Massimo Baldessari dirigente Abd. Già per un’ora aggiuntiva la tariffa è stata fissata a 2 euro. É divenuta infatti operativa la nuova disciplina delle aree di sosta intorno allo scalo bolzanino. La ragione? «Vogliamo offrire un servizio anche in termini di ordine e sicurezza» aggiunge.

Fino ad ora la situazione era questa: parcheggia pure dove capita. Naturalmente senza spendere un euro ma in una situazione spesso complicata e caotica. «Adesso le aree sono state riqualificate e gli spazi definiti e protetti, ecco perchè si pagherà» annuncia Josef Gostner, il “patron” SkyAlps. Sia quelle a sinistra che a destra dell’ingresso aeroportuale hanno quindi una tariffazione definita.

Eccola: un giorno di sosta 12 euro, due giorni 22, tre giorni 30 euro, una settimana (dai 4 agli 8 giorni complessivi) 40 euro, due settimane (da 9 a 15 giorni) 70, tre settimane (16-22 giorni) 90, quattro settimane (23-29 giorni) 100 euro e infine oltre i trenta giorni la tariffa è stata stabilita in 10 euro al giorno. «Si tratta di prezzi in ogni caso – commenta Gostner – nettamente più bassi di quelli degli aeroporti vicini, da Innsbruck a Verona».

Baldessari, a sua volta, pone in evidenza il valore aggiunto della riqualificazione delle aree di sosta esterne: «Il fondo, di un asfalto leggero, renderà agevole lo scivolamento delle ruote delle valigie e, in ogni caso, si tratta di un percorso di poche decine di metri».

Il destino dell’area “Kiss&Fly”, è ancora da definire nei dettagli. La ragione è che in quel quadrante sarà attiva l’anno prossimo la nuova stazione ferroviaria San Giacomo-Zona per rispondere alle esigenze di una mobilità dei pendolari non legata esclusivamente all’auto. Ebbene, proprio quel piazzale vedrà il movimento dei bus in servizio tra quel quadrante e la città e si avrà bisogno di ampi spazi di manovra per i mezzi pubblici. I parcheggi dovranno quindi essere ridisegnati per difetto. La prospettiva è infine quella di avere proprio nei pressi dello scalo, uno snodo strategico di mobilità urbana e no dove si connetteranno gli aerei, i treni, i bus e le auto private.




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