Economia

AAA cercasi immobile di lusso in Italia


Toscana, Lombardia e Lazio, rispettivamente con il 20%, il 17% e l’11,5% delle ricerche complessive effettuate da acquirenti stranieri, sono le regioni preferite da parte dei ‘Paperoni’ di tutto il mondo interessati a comprare una casa di lusso in Italia. A rivelarlo uno studio condotto da LuxuryEstate.com che ha analizzato le ricerche di case di prestigio salvate sul proprio portale presente in più di 120 Paesi con oltre 500mila annunci pubblicati da circa 50mila agenzie. Fuori dal podio, al quarto posto, troviamo Sardegna (8,5%), Liguria (7,1%), Sicilia (6,5%), Veneto (6,3%), Campania (5,2), Piemonte (4%) e Trentino-Alto Adige (3,5%)-

“Nelle prime 10 posizioni troviamo quelle che possiamo ‘etichettare’ come le aree del lusso italiano per antonomasia – commenta Paolo Giabardo, ceo di LuxuryEstate.com – La Toscana è in testa perché combina il richiamo culturale di Firenze con le bellezze paesaggistiche e marittime della Versilia mentre Lombardia e Lazio salgono sul podio grazie a Milano e Roma che vengono spesso scelte da chi considera gli immobili di pregio come un investimento per il futuro. Le altre regioni sono ideali, invece, per acquistare una seconda casa nella quale trascorrere le vacanze, al mare o in montagna”.

Sono Milano, Roma e Firenze, rispettivamente con il 19%, il 18,6% e il 7,6% delle ricerche complessive, a contendersi, invece, il primato a livello cittadino, precedendo Venezia (5,6%), Como (5%), Capri (2,5%), Napoli (1,6%), Torino (2%), Portofino (1,3%) e Forte dei Marmi (1%).

A dimostrare il maggior interesse per l’Italia sono, infine, i compratori tedeschi che, da soli, incidono sul 50% delle ricerche straniere complessive di immobili di lusso del Trentino-Alto Adige senza disdegnare, peraltro, Sardegna (28% della richiesta totale), Liguria (27%) e Toscana (23%). Seguono i francesi, che indirizzano le loro preferenze soprattutto verso Lazio e Piemonte (appaiate al 14%), e gli alto-spendenti polacchi, che guardano a Sardegna (9%), Sicilia (9%), Toscana (8%) e Trentino Alto-Adige (6%).


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