A Marzabotto marcia “Save Gaza”: ‘fermare Israele,subito stop armi e coooperazione Ue’
Roma, 15 giu. (askanews) – Tutto e’ pronto per ospitare i
partecipanti alla Marcia nazionale SAVE GAZA di domenica 15
giugno e per ribadire tutte le ragioni dell’Appello che chiede
alle istituzioni italiane ed europee di fermare l’operazione
militare e di nuova occupazione della Striscia di Gaza da parte
del governo israeliano che sta provocando il quotidiano massacro
di civili, impedendo, inoltre, l’ingresso di cibo e medicine,
l’assistenza e la cura di feriti, malati, donne e bambini.
“Salvare Gaza e’ salvare l’Umanita’, salvare l’idea di pace e di
possibile convivenza tra palestinesi ed israeliani. Non bastano
piu’ le parole, occorre agire subito con tutte le risorse
diplomatiche, politiche ed economiche. Bisogna marciare tutti
insieme, uniti dal comune senso di giustizia, per chiedere fatti
concreti”, affermano i promotori
Tante le adesioni e le presenze: Valentina Cuppi (Sindaca di
Marzabotto), Chiara Bardelli (Emergency), Emiliano Manfredonia
(ACLI), Massimo Maisto (ARCI), Flavio Lotti (Coordinamento
“Fermiamo le Guerre – Fondazione PerugiAssisi per la cultura di
pace), Paola Caridi (Storica, scrittrice, giornalista), Alfio
Nicotra (AOI – Missione Rafah), Matteo Lepore (Sindaco di
Bologna), Tomaso Montanari (Universita’ per stranieri di Siena),
Giulio Marcon (Coordinamento Fermiamo le Guerre – Sbilanciamoci),
Gianfranco Pagliarulo (ANPI), Maurizio Landini (CGIL), Pasquale
Pugliese (Coordinamento Pace Emilia Romagna), Alessandra Annoni
(giurista), Valter Cardi (Presidente del Comitato per le onoranze
dei familiari delle vittime di Marzabotto), Alessandro
Bergonzoni, Stato Sociale, Coro Farthan, Chiara Pancaldi (Artists
for Palestine).Viste le tante adesioni ricevute e considerata la
giornata di sole, si sta lavorando in stretta collaborazione con
le autorita’ locali, la Regione Emilia Romagna ed i volontari
messi a disposizione da sindacati e associazionismo, per
facilitare l’arrivo ed il rientro delle delegazioni e dei
partecipanti e per garantire un’adeguata assistenza lungo il
percorso della Marcia.
L’idea di questo appuntamento trae origine dall’Appello “Salviamo Gaza” subito sfociato nella convocazione di una manifestazione di carattere nazionale a cui hanno dato immediatamente un proprio contributo tutte le reti pacifiste italiane. “L’iniziativa – spiegano i promotori- si svolge a Marzabotto, teatro degli eccidi nazi-fascisti di Monte Sole che videro in pochi giorni morire trucidati quasi 800 tra donne, bambini e anziani inermi. E’ da luoghi come questo che fu lanciato a tutto il mondo il grido ‘mai piu”! Monte Sole e’ un simbolo di integrita’ morale e autorevolezza, per il lavoro quasi quarantennale sulla pace e la nonviolenza che ha coinvolto milioni di cittadini e giovani italiani e di tutto il mondo”.
“Non c’e’ luogo piu’ giusto per rinnovare oggi quel ‘mai piu” davanti all’uccisione di migliaia di civili, per non ricadere negli abissi della guerra e dell’annientamento della dignita’ umana” ha sottolineato la sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi nella presentazione della marcia. Parole a cui hanno fatto eco gli interventi dei rappresentanti della società civile: Luisa Morgantini a nome del coordinamento nazionale delle reti pacifiste ha ricordato quanto grave e profonda sia la rottura del diritto internazionale e del diritto umanitario, nel silenzio della comunita’ internazionale. Mentre, Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’ANPI e’ intervenuto rilanciando, cosi’, l’appello: “La vicenda di Gaza e’ uno specchio: ci mette di fronte alle nostre responsabilita’, se far finta di niente o intervenire. La situazione e’ diventata insopportabile. Non sono crimini di guerra: e’ una guerra di crimini. Non solo ammazzano i civili, li vogliono anche cacciare dalla loro terra, annullare la loro identita’. Basta accordi commerciali con Israele. Basta armi. Tutte e tutti a Marzabotto il 15 giugno!”.
L’appuntamento è fissato per le ore 10,30 al Parco Peppino Impastato a Marzabotto, da cui prende avvio la camminata di circa 2 ore e mezza verso il Poggiolo di San Martino di Caprara (Monte Sole). Luogo in cui, già dalle 13,30, inizierà la serie di interventi di rappresentanti della società civile, delle Amministrazioni Locali, degli artisti che hanno deciso di essere presenti per sostenere le ragioni dell’Appello e della Marcia “Save Gaza”.
Le richieste al Governo italiano e alle Istituzioni Europee sono chiare. Ovvero “sospendere la cooperazione militare e l’Accordo di Associazione UE-Israele, sino a quando non siano cessate le violazioni dei diritti umani e dell’occupazione; ripristinare il sostegno all’UNRWA per l’assistenza ai profughi palestinesi;
l’immediato riconoscimento dello stato di Palestina;la convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unit”e. Tutte azioni ritenute “sempre più urgenti e necessarie” per “porre fine ad ogni tipo di violenza, a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme, in Israele;ottenere l’immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza;la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri;garantire assistenza alla popolazione civile palestinese;fermare la deportazione della popolazione palestinese e il piano di invasione di Gaza”.
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