a Lingotto Fiere per tre giorni tutte le novità del settore ristorazione proposte agli operatori del settore – Torino Oggi
L’Ho.Re.Ca, acronimo di Hotellerie-Restaurant-Café, racchiude il vasto mondo della ristorazione e dell’ospitalità, un settore in continua evoluzione tra innovazione, nuove tendenze e sfide del mercato. Per esplorare e anticipare questi cambiamenti, al Lingotto Fiere di Torino si tiene Horeca Expoforum, un evento che dal 16 al 18 marzo 2025 riunisce aziende, professionisti e operatori del settore.
Su un’area di 14.000 mq, oltre 200 brand presentano agli addetti ai lavori prodotti, tecnologie e servizi per ristoranti, hotel, bar e catering. Il programma propone show cooking, competizioni e incontri formativi, con un focus sulle novità e sulle opportunità di crescita. Tra gli appuntamenti più attesi, la selezione italiana del Bocuse d’Or, la prestigiosa competizione internazionale di cucina iniziata questa mattina con la presentazione delle squadre che domani si giocheranno il posto per rappresentare l’Italia al celebre concorso di alta cucina.
Tutta l’evoluzione del mondo del cibo in un padiglione
La mia prima impressione, entrando nel vasto padiglione di Lingotto Fiere che fino a martedì sera ospita Horeca Forum, è stata quella di trovarmi di fronte agli stessi prodotti che troviamo nel bar sotto casa, nella pasticceria di fiducia, nella gelateria di grido, nella pizzeria che frequentiamo abitualmente.
Banchi interi di croissant ai gusti più diversi e di croccanti pain au chocolat, carapine di soffici gelati capaci di passare dai gusti più tradizionali a quelli più avveniristici, pasta fresca lunga o corta e pasta ripiena di carne o verdure, pizze croccanti o morbide praticamente pronte per essere infornate. Ed è proprio la parola “pronto” o meglio “praticamente pronto” quella che forse più di tutte ho sentito ripetere nei vari stand da chi giustamente cercava di promuovere in questo contesto i propri prodotti. Come essere dunque, per qualche ora, dietro le quinte di un teatro nel quale trova posto tutto ciò che poi andrà in scena. E che pone una domanda molto seria: dove sta andando il nostro gusto? E un dubbio: non sarà che la sua omologazione sia già definitiva?
Dolce Torino: se la sfida è sui migliori prodotti disponibili
Decido di cercare una risposta alle mie domande, parlando con qualcuno che mi spieghi il senso di questo “retroscena” del pianeta gusto. E, dopo essermi fermato ad osservare la straordinaria varietà di prodotti offerti dall’azienda Dolce Torino, punto di riferimento piemontese non solo della croissanteria surgelata ma anche di piatti pronti oltre che di snack e aperitivi, chiedo direttamente al titolare come sia nata questa azienda e quale siano i suoi obiettivi.
“La nostra azienda familiare – mi spiega Daniele Giachino, sottolineando intenzionalmente l’aggettivo – nasce nel 1998 da una constatazione: non solo i bar, ma anche le panetterie e le pasticcerie sembrano essere per diverse ragioni in affanno: questioni di tempistica, di personale, di reperimento di materie prime di qualità, di sempre maggior difficoltà a creare prodotti davvero di “produzione propria”. Di qui la decisione di dar vita ad una realtà che, dopo aver trovato i migliori prodotti del mercato italiano, selezionati secondo un criterio di alta qualità, rispondesse a una richiesta destinata a diventare crescente. E così è stato: oggi serviamo bar, pasticcerie, ristoranti con prodotti di fatto “pronti” per l’uso, ma capaci di garantire una qualità che queste aziende da sole difficilmente potrebbero offrire”.
Caterline: un servizio a 360 gradi puntato sulla qualità
Sì la qualità! Ma quando a gestire la distribuzione di prodotti per la ristorazione è un’azienda come la Caterline, che di fatto ha 400 dipendenti, dispone di 110 mezzi dedicati per portare a destinazione i suoi prodotti rispettandone le diverse temperature di conservazione, la qualità può davvero continuare ad essere al centro?
“Certo che sì – mi risponde sorridendo Nicoletta Franchi – e la cura che noi abbiamo per i nostri prodotti, ne è la riprova. La nostra filosofia è quella di offrire ai nostri clienti quello di cui hanno effettivamente bisogno: prodotti freschi, semilavorati, surgelati, insieme a decorazioni e a tutto quello che serve per presentarli sul bancone o in tavola. Senza però mai derogare ad un principio che da sempre ha guidato l’azienda: partire da una materia prima di altissima qualità. E, per insegnare a gestirla al meglio ai nostri clienti, si è deciso di creare anche una vera e propria Academy, nata proprio con l’obiettivo di far sì che l’utilizzo dei nostri prodotti possa essere fatto nel migliore dei modi ed eviti di compromettere proprio quella scelta di qualità che è alla base del nostro modo di pensare una distribuzione che non riguarda solo bar e ristoranti, ma anche mense, ospedali e scuole. Con un preciso obiettivo: offrire in ognuno di questi segmenti cibi di qualità, lasciando ai nostri clienti tutti gli spazi di creatività che desiderano riservarsi”.
Oltre la prima impressione
“Parlare – mi diceva mia madre – serve sempre!”. E, anche questa volta, parlare con Daniele e con Nicoletta, mi è servito ad andare al di là della mia prima impressione. Certo quanto mi è stato detto non è bastato a convincermi del fatto che il cibo che oggi mangiamo, dalla colazione alla cena, sia sempre più omologato e che gli spazi estranei a questo fenomeno risultino sempre più ristretti. E tuttavia mi ha aiutato a capire come la qualità si stia ormai affermando, nel pianeta food, come un principio inderogabile che anche le grandi aziende hanno ormai inserito tra i capisaldi della loro strategia.
Ed è forse proprio questa maggior attenzione alla qualità a far pensare che, anche per la cucina del futuro, possa esserci una qualche speranza.