Abruzzo

A Francavilla lo storytelling “Furono tutti incinerati




Dopo l’ottima accoglienza ricevuta lo scorso 10 novembre al FLA-Festival di letterature e altre cose, torna lo storytelling “Furono tutti incinerati – I processi per stregoneria in Abruzzo”, elaborato dal giornalista pescarese Fabrizio Santamaita. La performance si terrà venerdì 1 dicembre, alle ore 21, nel Salotto dei Sognatori, in via Adriatica 66 a Francavilla al Mare, con ingresso libero. Ad accompagnare l’autore in scena ci saranno anche l’attrice Antonella De Collibus e il violinista Pierfrancesco Fiordaliso.


La narrazione ruota intorno al mito delle streghe e alle modalità escogitate dalla Chiesa per neutralizzarne gli influssi. Tra la fine del Medioevo e lo scoppio della Rivoluzione francese, l’Europa fu attraversata da una furia antiereticale che vedeva nella stregoneria un pericolo gravissimo da estirpare senza pietà. Nel 1542 nasce l’Inquisizione Romana o Santo Uffizio, e si moltiplicano i roghi per eliminare i presunti maghi.


La performance dura 40 minuti ed è stata costruita consultando i rari documenti d’epoca che sono giunti fino a noi. Dopo un’introduzione generale sul fenomeno della stregoneria, il testo prende in esame sei casi di cui è rimasta traccia scritta, partendo dalle vicende più lievi per finire ai casi più truculenti. Si scoprirà così chi erano i Diavoli di Penne, quali torture venivano riservate alle presunte streghe e perché la provincia di Teramo era la più “maledetta” della regione.


Santamaita spiega così la genesi dello storytelling: “L’idea mi è venuta riprendendo in mano il libretto di uno spettacolo teatrale visto a Teramo nel 1996, incentrato sulla figura di una strega. Le ricerche bibliografiche – condotte dal febbraio scorso fino a pochi giorni fa – sono state molto difficoltose perché il materiale sull’argomento è scarso. L’Abruzzo è sempre stato un territorio marginale, inoltre molti documenti sono andati perduti: ad esempio, dell’episodio più truculento – quello dei cosiddetti Diavoli di Penne – sappiamo pochissimo e soltanto in maniera indiretta, attraverso alcune lettere scritte da colei che lo ha ispirato, ovvero Margherita d’Austria”.





Quello sulla stregoneria è il terzo storytelling scritto dal giornalista pescarese. I primi due si intitolano “Storie di re e regine – aneddoti e curiosità sul gioco degli scacchi” e “L’abruzzese che affrontò le B.R. – storia di un eroe dimenticato”.












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