Liguria

Palasport come un forno per gli Europei di scherma: “Malfunzionamento dell’impianto, ora risolto”


Genova. Momenti di affanno all’avvio degli Europei di scherma al Waterfront Levante di Genova per un malfunzionamento dell’impianto di condizionamento del Palasport. Soprattutto all’inaugurazione di ieri sera in diversi hanno lamentato una sensazione di calore più che sgradevole, a tratti insopportabile, all’interno dell’arena estiva.

La situazione è apparsa come un possibile ostacolo anche per lo svolgimento delle gare, tanto che gli organizzatori e i gestori del Palasport si sono messi al lavoro per trovare una soluzione. Questa mattina, a quanto viene spiegato dagli organizzatori, l’impianto è stato sistemato e la temperatura all’interno della struttura – oggetto del recente e profondo restyling – si è abbassata. La giornata meno torrida, rispetto a sabato, ha ulteriormente aiutato.

Per sincerarsi delle condizioni del Palasport, questa domenica mattina, è arrivata sul posto anche la sindaca di Genova, Silvia Salis – che già ieri aveva partecipato nel pomeriggio all’inaugurazione – prima dell’ora di pranzo, appena rientrata dal pellegrinaggio alla Madonna della Guardia”.

“Il Comune di Genova – fanno sapere dallo staff della sindaca – è impegnato e si è messo subito a lavoro per risolvere la situazione, intervenendo sia per migliorare le condizioni dell’impianto centrale sia aggiungendo condizionatori vicino alle pedane. Tutti i tecnici coinvolti stanno dando il massimo per risolvere il problema”.

La prova del nove vera e propria sarà nel tardo pomeriggio, dopo le 17, quando le competizioni torneranno a svolgersi all’interno del Palasport. Questa mattina, infatti, le gare erano solo al Padiglione Jean Nouvel.

Tra ieri sera e oggi sono stati registrati dalla centrale operativa del 118 quattro interventi nell’ambito degli Europei di scherma, di cui uno in codice rosso. Ma nessuno riguardava il Palasport – ma il Jean Nouvel, dove l’aria condizionata era in azione – e nessuno era direttamente collegato al guasto. Tre interventi sono stati per crisi ipertensive e uno per uno svenimento, stamani, di un atleta, ora in buone condizioni.

L’assessore al Patrimonio del Comune di Genova, Davide Patrone (ricordiamo che l’arena estiva è stata rivenduta dal privato Cds al Comune di Genova ed è quindi di proprietà pubblica) afferma: “I tecnici e i dirigenti del Comune di Genova, insieme alla società Porto Antico, hanno lavorato in questi giorni senza sosta per abbassare la temperatura interna del Palasport. Nonostante oggi pomeriggio la situazione sia notevolmente migliorata, siamo insoddisfatti e preoccupati del funzionamento degli impianti del Palasport, che pur accesi con due giorni di anticipo sulla manifestazione non sembrano adeguati a far fronte alle necessità di una cubatura così ampia. Attiveremo immediatamente tutte le verifiche tecniche necessarie a comprendere se sussistano responsabilità del venditore per il malfunzionamento o il dimensionamento degli impianti”.

Secondo l’ex vicesindaco Pietro Piciocchi, che si è informato con i tecnici, oltre a un’accensione ritardata, il problema del malfunzionamento sembrerebbe stato legato a una manutenzione non effettuata sui filtri, molto sporchi anche per via delle correnti marine. “Avendolo appena comprato forse non hanno quella dimestichezza necessaria – ha affermato – spiace che alcuni esponenti della sinistra, in primis l’assessora Lodi, abbiano parlato a vanvera di cose che non conoscono, sfruttando ogni occasione per attaccare la precedente amministrazione che dovrebbero solo ringraziare per avere trasformato un edificio lasciato da loro inagibile, a rischio crollo e pieno di spazzatura in uno dei più bei palazzi dello sport d’Italia che porta la firma di Renzo Piano. Anche l’impianto di condizionamento è stato progettato dal Renzo Piano Building Workshop. Invito la nuova amministrazione, se ha il coraggio, a manifestare direttamente a lui le proprie contestazioni“.

La notizia del guasto al condizionamento al Palasport, comunque, sta facendo nascere polemiche di stampo politico sui social. “Quello che sta succedendo al Palasport rappresenta plasticamemte il fare della giunta Bucci – Piciocchi, fare e fare male – le parole dell’assessora Comunale al Welfare Cristina Lodi – vedere buttare all’aria così tante risorse che potevano essere investite per la città continua a fare male. Intanto al Palasport la gente sviene e si sente male perché costruito male , mal refrigerato, mal tutto”.

Anche il M5s Liguria interviene sulla vicenda: “Come recita il celebre detto popolare? “La gatta frettolosa fa i gattini ciechi”. Mai come oggi, con la brutta figura collezionata agli Europei di scherma, la massima dei nostri avi è calzante e ficcante. Quando scoprimmo il dettaglio non esattamente secondario dell’altezza non proprio regolare del Palasport, l’avevamo detto che il progetto era nato sotto una stella discutibile. Ma anche in quell’occasione la destra, che da sempre fa presto giusto per fare e per di più fa male, ci accusò di gufare. Visto? Il tempo è sempre galantuomo. Ma sia chiaro: non siamo contenti di avere ragione perché noi a Genova vogliamo veramente bene e vorremmo che facesse sempre bella figura, anche quando governa chi non la pensa come noi. Corre però l’obbligo di sottolineare come la compagine di Bucci e Piciocchi, pur di allestire l’ennesima vetrina elettorale, abbia avuto troppa fretta; e come questa volta quella fretta gli si sia ritorta contro. Ora toccherà a noi correggere il tiro risolvendo l’ennesimo disastro di una classe politica che in più occasioni non si è dimostrata all’altezza della situazione e delle aspettative dei genovesi, come ampiamente dimostrato alle urne”.




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