3 pubblicità che oggi verrebbero censurate
Tra le pubblicità dei videogiochi che non ci siamo mai tolti dalla testa troviamo spot inquietanti e talmente assurdi da risultare quasi impossibili da trasmettere ai giorni nostri. Dai ‘neonati volanti’ di Xbox alla fan di PlayStation dal volto alieno immortalata da David Lynch, ecco alcuni degli spot più controversi della storia.
Resident Evil 2 – Spot 1998 di George Romero
Diretto dal compianto maestro dei film horror George Romero, lo spot di Resident Evil 2 trasmesso nel 1998 in Europa e Nord America prendeva in prestito il lato più violento e sanguinario del capolavoro di Capcom per trasporlo a schermo in una versione live action che definire disturbante sarebbe un pallido eufemismo.
Tra flashback di cadaveri insanguinati e una rappresentazione della violenza che difficilmente passerebbe i controlli delle odierne reti televisive, la pubblicità di Resident Evil 2 fu colpita dalla scure della censura proprio in Italia. Nel 1999, infatti, un giudice ne ordinò il ritiro da tutti i circuiti promozionali del tempo ed emise un’ingiunzione per rimuovere dal mercato tutte le copie del videogioco, proprio in ragione della rappresentazione estremamente violenta che Romero ne ha fatto con il suo spot e delle critiche mosse al survival horror di Capcom da diverse associazioni.
PlayStation – Spot 1999 ‘Mental Wealth’ di David Lynch
Lo spot cult di PlayStation 2 diretto da David Lynch non è stato l’unico progetto promozionale portato avanti dal visionario regista in collaborazione con Sony: nel 1999, il leggendario regista di Mulholland Drive scomparso all’inizio di quest’anno ha diretto ‘Mental Wealth’, uno spot dai toni inquietanti e surreali con protagonista una ragazza dal volto alieno.
Pur senza mostrare a schermo il sangue e la violenza di pubblicità come quelle di Mortal Kombat o Resident Evil, lo spot di PlayStation toccava tematiche sensibili che, nel contesto televisivo e promozionale attuale, sarebbero considerate a rischio, per il possibile disagio psicologico provocato dalle parole e dall’aspetto della ragazza, come pure per la natura troppo astratta o ‘alienante’ (scusate il gioco di parole) del messaggio veicolato dalla macchina promozionale di Sony.
Xbox – Spot 2002 ‘Life is Short’
Andata in onda nel 2002, la pubblicità ‘Life is Short’ rientra nel medesimo filone comunicativo degli spot surreali e inquietanti dei filmati promozionali prodotti da Sony PlayStation in quegli anni (alzi la mano chi non ricorda il folle spot di PlayStation 9, il futuro di Sony ai tempi di PS2!). Nel video, una partoriente dà alla luce suo figlio sparandolo letteralmente in cielo, con quest’ultimo che invecchia velocemente fino a concludere la sua corsa schiantandosi su una tomba. Lo slogan finale ‘la vita è corta, gioca di più’ fornisce un contesto all’assurda scena, ma ciò non contribuisce di certo a renderla meno disturbante.
Non è un caso, infatti, se il Regno Unito e le autorità di altri Paesi decisero al tempo di bandirne la messa in onda: una simile operazione promozionale sarebbe letteralmente inconcepibile ai giorni nostri, in funzione dei toni disturbanti di una scena che, allora come oggi, verrebbe considerata come offensiva, inappropriata per un pubblico di massa di cattivo gusto per tutta una serie di ragioni.
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