“Cirque du Soleil”, emozioni e ritmi incessanti in prima assoluta Nordest, a Trieste
TRIESTE – Ritmi incessanti, crescendo di emozioni, bassi che entrano nel cuore fino a farlo scoppiare di “Alegria”. Questo e molto altro ieri, 13 giugno, alla prima del maestoso spettacolo “Alegria” lo spettacolo del “Cirque du Soleil”, sotto il tendone Grand Chapiteau a Trieste, in un esordio grandioso che ha infiammato il pubblico.
“In a New Light”, in prima assoluta nel Nordest, è una produzione iconica e piena di performance mozzafiato, con un palco e un cielo interattivi, scrigni di segreti e angoli che durante le due ore di spettacolo hanno riservato sorprese e colpi di scena.
Grazie alla collaborazione tra il Rossetti Teatro Stabile del Friuli Venezia-Gulia, Coop Alleanza 3.0, Alveare Produzioni, alla visione strategica e lungimirante della Regione autonoma Friuli Venezia-Giulia e di Promoturismo FVG, oltre che al supporto tecnico del Comune di Trieste, si sono unite forze propulsive per portare la nostra città ad essere il punto di riferimento per questo evento, inserito tra gli spettacoli di prestigio internazionale che arricchiscono la proposta culturale in occasione di Go!20225. La maestosità del tendone racchiude numeri importanti: 19 metri di altezza, 51 di diametro, 4 pali d’acciaio portanti che raggiungono ciascuno i 25 metri d’altezza e per essere fissato da 550 picchetti, su una superfice di 4.505 metri quadrati d’asfalto.
Pubblico delle grandi occasioni quello di ieri, incantato da una magia che ha fatto fluttuare occhi e pensieri sul tetto della vita quasi per guardarla, per una volta, con leggerezza. Con l’indomito coraggio di acrobati senza paura, che ci hanno svelato che l’equilibrio è un miracolo, se solo riusciamo a concentrarci saldamente su di esso.
Scenografie da batticuore, costumi onirici, una colonna sonora dal vivo e performer dall’indiscusso talento, hanno tenuto gli spettati con il fiato sospeso ora a guardare voli imprevedibili, o a seguire con lo sguardo i disegni tribali e coinvolgenti delle fiamme su un palco quasi vivo che ad ogni cambio di scena restituiva un’emozione diversa e incontenibile. Un viaggio ideale letteralmente catapultati in un altro mondo dove il tempo non esiste, tutto può succedere e dove, per una volta, non è stato necessario avere in mano il telefonino per filmare o fotografare perché le emozioni che si stavano vivendo erano molto più forti di quelle filtrate da un dispositivo che non ha anima, battiti o cuore.
I 54 artisti si sono avvicendati in un turbinio di esibizioni mirabolanti, e hanno realizzato un quadro perfetto di armonia, sensualità, incanto, con un talento e affiatamento non facili da trovare.
Numeri inediti, arrangiamenti nuovi, simmetrie perfette tra tradizione retrò e melodie moderne, hanno fatto della prima di “Alegria” uno spettacolo incomparabile sotto tutti i punti di vista.
Simbolo della rinascita e della possibilità di resilienza anche dei luoghi, il Cirque du Soleil ha dato nuovo anelito all’ex area del Silos, trasformata in un gigantesco palcoscenico urbano che adesso, e per un mese, vibra di nuove energie e accoglie, tra sguardi increduli e ambientazioni immaginifiche un flusso di spettatori che va ben oltre il confine: dalla Croazia all’Austria, passando per Slovenia e Germania.
Il debutto di “Alegria – In A New Ligh” è stato a 360° un vero rito di rinascita, una sorta di saluto al sole che ha instillato nella città un incanto collettivo verso un nuovo desiderio fatto di cultura e collaborazioni con lo scopo ancora di sorprendersi. Trieste ha sognato ad occhi aperti, ha sentito la musica diffondersi in un ricordo che ogni spettatore non sapeva di avere. Trieste, per un momento, “bagnata dal respiro del mare e da una pioggia di meraviglia, non era più Trieste, ma un porto del possibile, un mare immenso e sconfinato che sa ancora spalancare la bocca allo stupore”.
EDD