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il nuovo fronte UE contro il traffico illegale di rifiuti

A poco più di due settimane dalla sua costituzione ufficiale, il nuovo Waste Shipment Enforcement Group (WSEG) si prepara a diventare un punto di riferimento europeo nella lotta al traffico illegale di rifiuti: un fronte compatto che coinvolge autorità ambientali, dogane, forze di polizia e procure, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione operativa e l’efficacia delle indagini transfrontaliere. La riunione inaugurale del gruppo, organizzata dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), si è tenuta il 22 e 23 maggio a Varsavia, riunendo circa 50 stakeholder da tutta l’Unione europea.

Sistemi informatici e ispezioni

Al centro dei lavori, le nuove tendenze nei flussi internazionali di traffico illecito e la conseguente necessità di intensificare controlli e strumenti di enforcement. Particolare attenzione è stata dedicata all’utilizzo di tecnologie digitali per la raccolta e condivisione di informazioni tra i partner coinvolti.

Secondo Ernesto Bianchi, direttore delle entrate e delle operazioni internazionali, indagini e strategia dell’OLAF, «il gruppo di applicazione delle spedizioni di rifiuti è una piattaforma pratica per l’azione, il dialogo e la cooperazione. L’OLAF è orgogliosa di sostenere questo sforzo, contribuendo a trasformare l’intelligence condivisa in indagini concrete».

Il WSEG è stato istituito nell’ambito del regolamento recentemente adottato sulle spedizioni di rifiuti, che conferisce all’OLAF il mandato di supportare gli Stati membri nell’individuazione e investigazione delle spedizioni illegali, coordinando anche le azioni comuni con Paesi terzi. A sottolineare la centralità della lotta alla criminalità ambientale è stato anche il direttore generale dell’OLAF, Ville Itälä.

In 21 anni esportazioni cresciute del 72%

L’urgenza dell’intervento è confermata dai dati Eurostat: dal 2004 a oggi, le esportazioni di rifiuti dall’UE verso Paesi extra UE sono cresciute del 72%. Un incremento che ha spinto l’UE ad adottare, nel maggio 2024, un nuovo regolamento per rendere più rigorose le regole sull’export di rifiuti al di fuori dell’Unione.


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