Umbria

Perugia, alcol e prostituzione: tornano in vigore le ordinanze


Dal 16 giugno al 31 ottobre tornano in vigore a Perugia le ordinanze relative a prostituzione e consumo di alcol in alcune aree della città. Con il primo provvedimento l’obiettivo è quello di contrastare la prostituzione su strada in diverse vie cittadine, dove il fenomeno è particolarmente presente. In particolare l’ordinanza sarà valida in strada Settevalli, via Dottori, via Nuvolari, via Conti, viale del Percorso Verde, via Piccolpasso, via Trasimeno Ovest (compresa la strada che permette l’accesso al raccordo Perugia Bettolle in direzione Perugia), via Firenze, via Mario Angeloni con le relative aree di parcheggio, via Canali, via Campo di Marte, via del Macello, via Penna e via Sacconi.

Prostituzione In queste zone sarà vietato intrattenersi con persone «dedite al meretricio» che mettano in atto comportamenti «finalizzati all’adescamento», come restare a lungo in strada con atteggiamenti espliciti o vestiti provocanti. Sarà considerata violazione anche la semplice fermata di un veicolo per contrattare prestazioni sessuali o per far salire a bordo persone coinvolte nel meretricio. Chi non rispetterà il divieto sarà soggetto a una sanzione amministrativa di 450 euro, con possibilità di chiudere il procedimento pagando direttamente la somma prevista.

FONTIVEGGE, DAL 16 IN VIGORE LA «ZONA ROSSA»

Alcol La seconda ordinanza, riguarda la vendita di bevande in contenitori di vetro o lattina e la detenzione di alcolici in determinate aree urbane. Nel centro storico e nel quartiere di Fontivegge (dove sempre dal 16 sarà in vigore la cosiddetta «zona rossa» istituita con un’ordinanza del prefetto), tra le 20 e le 6 del mattino, sarà vietata la vendita per asporto di tali bevande da parte di negozi, distributori automatici, commercianti su suolo pubblico e circoli privati. A Fontivegge, inoltre, sarà vietato detenere alcolici per il consumo immediato su suolo pubblico dalle 18 alle 6 del giorno successivo, salvo nei giorni in cui siano previste iniziative autorizzate dal Comune. Anche in questo caso, la sanzione per i trasgressori sarà di 450 euro.

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