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Trump sconfitto in tribunale: illegali le truppe a Los Angeles. Ma la sentenza viene sospesa in appello

Donald Trump perde in tribunale, con un giudice che dichiara illecito il suo dispiegamento di truppe a Los Angeles. Ma un immediato ricorso dell’amministrazione in tarda notte ha visto una Corte d’Appello sospendere almeno temporaneamente la sentenza, fino ad udienze nel merito forse la prossima settimana.

Il panel di tre giudici d’appello, due nominati da Trump, non si è pronunciato sulla legalità delle mosse della Casa Bianca ma ha congelato senza dare motivazioni la decisione del magistrato di primo grado, consentendo quindi per ora la continua presenza di soldati a fianco delle operazioni anti-immigrazione. L’amministrazione aveva chiesto l’intervento della corte d’Appello definendo la bocciatura appena sofferta in primo grado una “straordinaria ingerenza” nell’autorità presidenziale.

Il giudice federale di primo grado, Charles Breyer nominato a suo tempo da Bill Clinton, era però entrato nel merito della mobilitazione militare e concluso che è stato Trump ad aver agito del tutto fuori dalla legge. Aveva così dichiarato illegale e bloccato il dispiegamento di soldati della Guardia nazionale al termine di un’udienza d’urgenza e ordinato il loro ritorno sotto il controllo del governatore democratico della California Gavin Newsom, che si era opposto al loro uso.

L’ordine sarebbe dovuto entrare in vigore a mezzogiorno di oggi ora locale sulla costa del Pacifico. La decisione si spingeva anche oltre la richiesta delle autorità della California, che avevano domandato chiari limiti all’operato dei soldati a sola protezione di edifici federali, senza cioè che agissero da supporto a retate anti-immigrazione o al controllo delle manifestazioni di protesta.

Il giudice aveva espresso un duro giudizio sulla mossa di Trump: “Le sue azioni hanno ecceduto la sua autorità statutaria e violato il Decimo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti”. L’Emendamento citato governa l’equilibrio tra poteri federali e degli stati. Breyer aveva aggiunto che la legislazione invocata da Trump per mobilitare i soldati, in risposta a ribellioni o invasioni, non ha valore nelle circostanze dato che “le proteste a Los Angeles sono ben al di sotto di una ribellione”. Il magistrato aveva tuttavia indicato che l’amministrazione, che invece sostiene la totale discrezionalità del Presidente nel dichiarare l’emergenza, aveva la chance di presentare appello, come subito avvenuto.


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