Emilia Romagna

Riaprire il tavolo sulla sicurezza del lavoro


Questa mattina, in Piazza del Popolo, si sono riunite oltre cento persone per il presidio indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil davanti alla Prefettura di Ravenna. L’obiettivo è chiedere la riapertura del Tavolo provinciale del Patto Territoriale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sono tre i temi rimasti in sospeso che i sindacati vogliono portare all’attenzione. Prima di tutto, la sottoscrizione della proroga del protocollo Sicurezza del Porto, “a cui mancano solo le firme da più di quattro mesi”; poi la definizione del protocollo sugli appalti privati, “ferma da più di due mesi nonostante sia già stato definito un primo strumento operativo di prevenzione per il settore edile” e “l’avvio del progetto di formazione sulla sicurezza dedicato alle scuole” pensato dai tre sindacati e già attivo nelle province limitrofe.

Dall’inizio dell’anno a oggi, in provincia si contano già tre morti sul lavoro, di cui l’ultima pochi giorni fa, più altre due che, anche se avvenute fuori provincia, sono legate aziende con sede nel Ravennate. “Il dato è preoccupante. Abbiamo chiesto più volte un incontro in Prefettura per la riattivazione del Tavolo di comunità per la sicurezza sul lavoro, ma, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna convocazione e per questo abbiamo scelto di scendere in piazza – hanno ribadito i segretari generali Manuela Trancossi di Cgil Ravenna, Carlo Sama di Uil e Roberto Baroncelli della segreteria di Cisl Romagna -. Storicamente qui il tavolo è sempre stato in Prefettura, ma, se la situazione non si sbloccherà, ci rivolgeremo alla Provincia, che è l’ente previsto dal Patto per il lavoro e per il clima regionale. Non possiamo più tollerare altre morti sul lavoro, ma l’obiettivo è raggiungibile solo con la collaborazione delle istituzioni”, concludono. 


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