Ordinanza sull’alcol, perplessità di Cna: «Dubbi sull’impatto per le imprese, posticipo a mezzanotte»
PORTO SAN GIORGIO – il direttivo Cna di Porto San Giorgio, con il presidente Pierpaolo Mazzaferro, propone una possibile mediazione: «Riteniamo che posticipare l’inizio del divieto alle ore 24 anziché alle 22 possa rappresentare un giusto equilibrio tra le esigenze di ordine pubblico e quelle delle imprese che operano responsabilmente nel settore della ristorazione e dell’accoglienza»
Entrano in vigore oggi, e resteranno valide fino al 30 settembre 2025, le ordinanze n. 77 e n. 78 emanate dal Comune di Porto San Giorgio. Si tratta di provvedimenti relativi al divieto di vendita per asporto e detenzione in luoghi pubblici di bevande alcoliche e non alcoliche in contenitori di vetro, lattine o altri materiali pericolosi, dalle 22 alle 6, e al divieto assoluto di vendere, somministrare o cedere bevande alcoliche a minori di 18 anni, anche gratuitamente o per conto terzi, in qualsiasi contesto pubblico o accessibile (leggi qui).
Il direttivo Cna di Porto San Giorgio, per voce del presidente zonale Pierpaolo Mazzaferro, accoglie con favore le finalità preventive delle ordinanze, ma evidenzia alcune criticità: «La necessità di prevenire episodi di vandalismo, degrado e violenza legati al consumo di alcol è indiscutibile, soprattutto per la tutela dei più giovani e per la qualità della vita percepita nella nostra città – afferma Mazzaferro – Porto San Giorgio si caratterizza per una forte vocazione turistica, con un’offerta rivolta in particolare alle famiglie, ed è giusto che l’Amministrazione Comunale, insieme alla Prefettura, intervenga per garantire sicurezza e decoro. Tuttavia, l’Ordinanza n. 77, più rigida rispetto a quella dell’estate 2024, rischia di penalizzare in modo significativo attività come bar, ristoranti e stabilimenti balneari, che lavorano proprio nelle ore serali e notturne».
Cnaevidenzia come il provvedimento, «pur ispirato da finalità condivisibili, colpisca in modo diretto un settore economico strategico per la città. immaginiamo un cliente che dopo le 22 acquista un dolce, un gelato o un piatto d’asporto e desidera accompagnarlo con una bottiglia di vino o spumante – aggiunge Mazzaferro – In base all’ordinanza, l’esercente non può soddisfare questa richiesta, con un danno economico e d’immagine per le attività che restano aperte in quell’orario».
Per questo motivo, il direttivo Cna di Porto San Giorgio propone una possibile mediazione: «Riteniamo – conclude Mazzaferro – che posticipare l’inizio del divieto alle ore 24 anziché alle 22 possa rappresentare un giusto equilibrio tra le esigenze di ordine pubblico e quelle delle imprese che operano responsabilmente nel settore della ristorazione e dell’accoglienza».
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