Non solo Bevagna: Intesa Sanpaolo ha chiuso anche a Cannara. Scatta petizione

Intesa Sanpaolo ha chiuso la filiale di Cannara. E anche qui, come già accaduto e raccontato a Bevagna, scatta la petizione in questo caso per tentare di ripristinare il servizio «chiuso senza confronto con la cittadinanza» e considerato «essenziale per la comunità, soprattutto per i più fragili». Prosegue, dunque, lo smantellamento nei piccoli centri degli sportelli bancari: in Umbria, stando agli ultimi dati diffusi nel febbraio scorso da First-Cisl, nella regione sono privi di una filiale 32 comuni, 50 mila residenti e circa 3.200 imprese. Va detto che sia Bevagna che Cannara non rientrano in questa minoranza sempre più numerosa, perché in entrambi i comuni è presente uno sportello di Banco Desio (ex Banca popolare di Spoleto).

A protestare contro la chiusura già avvenuta è l’associazione Cannaresi liberi che esprime «profonda preoccupazione per gli evidenti disagi causati dall’interruzione di un servizio ritenuto essenziale, soprattutto per anziani e soggetti in difficoltà nell’utilizzo degli strumenti digitali». In questo quadro, la petizione segnala che «l’assenza di uno sportello fisico comporta per molti cittadini l’obbligo di recarsi in altri comuni per effettuare semplici operazioni bancarie, con aggravio di tempo, costi e difficoltà logistiche».

La richiesta dell’iniziativa è ovvia, ovvero «il ripristino del servizio cessato», quindi la riapertura della filiale di Intesa Sanpaolo a Cannara, ma l’associazione indica anche un’alternativa nell’«attivazione di strumenti di pagamento digitali facilmente accessibili per bonifici e deleghe fiscali ad esempio, anche in assenza di contante». Terminata la raccolta delle adesioni, «che sono già numerose», la petizione sarà recapitata «alle autorità competenti, locali e regionali, nonché ai vertici dell’istituto di credito interessato».