Lia Quartapelle ad Arezzo per il lancio del circolo Matteotti
Il 12 giugno alle ore 17, nasce anche ad Arezzo il circolo culturale e politico sotto il nome di Giacomo Matteotti, esempio insuperato di quel “dare” politico, per la libertà e le riforme. Anche ad Arezzo l’atto ufficiale fondativo a cui parteciperanno un nutrito gruppo di volenterosi decisi a far sentire il loro pensiero e la loro voce, sia nella politica nazionale che locale. Un think tank riformista ed europeista.
“Nella pratica – spiegano i promotori – il Circolo Matteotti si presenta già come un nuovo laboratorio di idee, senza alcuna ambizione di rappresentare un nuovo soggetto politico.
“L’iniziativa è uscita dai confini locali”, spiega Della Vedova, “dopo essere uscita da quelli dei partiti”. Perché ogni esponente presente all’iniziativa parteciperà “a titolo personale e non in rappresentanza del partito di provenienza”, sottolinea ancora il deputato.
Scrive Lia Quartapelle sul suo profilo social: “Cento anni fa, di fronte alle tragiche conseguenze della guerra e agli sconvolgimenti della scena interna e internazionale la politica democratica italiana non seppe rinnovarsi e venne travolta. Contro il populismo e le tentazioni totalitarie di oggi ci vuole fermezza e vigilanza ma guai a cadere dell’intolleranza e nel settarismo. A questo ci ispiriamo. Non siamo un circolo di parte, un organismo collaterale a qualche partito, né vogliamo essere un partito o un movimento. Siamo un luogo per dare. Siamo credenti e non credenti, liberali e socialisti, moderati e progressisti; alcuni tra noi militano nei partiti e altri vorrebbero riavvicinarsi alla politica; ci uniamo perché abbiamo un interesse comune che sovrasta tutti gli altri che è quello della solidarietà nazionale europea, dell’unità nazionale e dell’unità dell’Europa. Ci rivolgiamo alle persone di buona volontà che vogliono un’Italia libera e forte in un’Europa libera e forte. Vogliamo rifarci ai circoli di cultura politica per animare un dibattito franco, irriverente, che scarta di lato e che ci aiuti a ritrovare la strada per vivificare la democrazia, rafforzare l’Europa e la sua autonomia, riprendere in mano le riforme necessarie a unire l’Italia”.
Al di là delle scelte elettorali fatte, delle convergenze possibili, il tema comune è l’urgenza del “dare” politico. “ La presidente di Azione Elena Bonetti così stigmatizza: “Il superamento della logica bipolare è una necessità, non un’opzione: Forza Italia mostra segnali di distacco da posizioni sovraniste e nel Partito Democratico esistono sensibilità riformiste con cui è possibile dialogare. Questo è il tempo delle scelte: servono coraggio e assunzione di responsabilità.”
L’appuntamento è alla libreria Edison di piazza Risorgimento.
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