Puglia

Bari, la Levante Azzurro vince 4 scudetti in un anno: poker di coppe

Levante come il vento che agita il versante adriatico della Puglia, azzurro come il colore del cielo verso il quale sono stati elevati i numerosi trofei. La Ssd Levante Azzurro, società calcistica giovanile (dai “Piccoli Amici” alla “Juniores”) della città di Bari, ha concluso una straordinaria annata che l’ha vista campione regionale in varie categorie: Under 14, Under 15, Under 16, Under 17. Un incredibile poker di coppe, valso un record che l’ha resa famosa in tutta Italia. Lunedì 9 giugno si sono svolti i festeggiamenti ufficiali a chiusura di un’annata indimenticabile. “È un blasone importante — dice Raffaele Cesario, presidente della Levante Azzurro — Le nostre vittorie sono la conclusione di un lungo percorso. Non so se capiterà ancora di vincere così tanto in un solo anno, ma il vincere è una conseguenza del lavorare bene. È stato un blasone importante”. Mille tesserati in un ambiente, quello calcistico, che richiede tante risorse. E la società barese cerca di dare il meglio ai propri ragazzi.

“Gestiamo quattro strutture — continua — e puntiamo soprattutto al livello umano: tecnici, responsabili, psicologi, medici e magazzinieri sono la parte solida del nostro team”. Uno staff tecnico di rilievo, in cui si annoverano ex calciatori professionisti come Carlo Sassarini (difensore del Bari negli anni ’90, allenatore dell’Under 15) e Michele Colasanto (ex centrocampista di Sambenedettese e Foggia negli anni ’80, direttore tecnico e allenatore dell’Under 14), ma anche giovani come Vito Gernone (Under 16) e Giuseppe Laudadio (Under 17). “La soddisfazione piu grande sono le richieste dalla A. L’anno scorso abbiamo effettuato 19 trasferimenti verso altri club, tra tutti quello di Pica alla Roma”, dichiara con orgoglio, mentre “la difficoltà più grande sta nel mettere a disposizione dei ragazzi risorse formate a livello umano e professionale. Non basta avere il patentino d’allenatore, ma bisogna dare giuste emozioni e sani principi. Così si costruiscono buoni atleti”. Una strada educata, sana, competitiva e sportiva, dunque, per la prestigiosa società barese che punta a migliorare: “Organizzeremo una rete medica di professionisti — afferma il presidente — per capire le migliorie da apportare: gli atleti, per esempio, potranno essere curati singolarmente da fisioterapisti”.

A conferma dell’ottimo lavoro svolto, il gruppo ha vinto il premio “Mario Ruzzu”, come migliore società dilettantistica d’Italia. Fondata nel 2011, è nata da un’idea di Cesario, Colasanto e Raffaele Rubino (barese, ex calciatore del Novara in serie A). “Sono sempre stato appassionato di calcio. L’azzurro è stato scelto perché è il colore del Novara, la squadra in cui giocava mio cugino (Rubino, ndr). Siamo stati affiliati alla società piemontese per qualche anno”, racconta il presidente. Per l’attività di base, le squadre calcano i campi di Japigia del Levante Center 2.0 e del Di Palma Sport, mentre le gare agonistiche sono giocate al “Sante Diomede” del San Paolo e al “Mirko Variato” di Japigia. Quando gli chiedo che effetto fa sentir parlare della Levante Azzurro in tutta Italia, con la voce vibrante dall’emozione, il presidente Cesario dice: “Mi emoziona molto perché nel 2011 eravamo tre persone e 18 atleti. Mi riempie il cuore, mi fa capire che abbiamo fatto qualcosa di bello”.




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