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Da New York a Dallas, si allarga la protesta contro l’arresto dei migranti. A Los Angeles mobilitati 700 marines


In totale, per ora ci sono 2.100 soldati della Guardia nazionale nella task force, chiamata Task Force 51, insieme ai 700 Marines, ha affermato l’esercito. Ma il presidente Trump ha autorizzato il dispiegamento di ulteriori 2.000 membri della Guardia nazionale per aiutare a rispondere alle proteste a Los Angeles sulle politiche del presidente sull’immigrazione.

Il nuovo ordine: arrestate chi è senza documenti

All’origine delle retate di migranti a Los Angeles, che hanno fatto esplodere la protesta nella metropoli californiana ed ora in molte altre città americane, c’e’ un netto cambio di strategia imposto dalla Casa Bianca, scontenta dei numeri ritenuti ancora troppo bassi di migranti arrestati e deportati ad gennaio ad oggi. Lo scrive oggi il Wall Street Journal, ricordando la vera e propria lavata di testa che i vertici dell’Immigration and Customs Enforcement, il temuto Ice, hanno ricevuto a fine maggio da Stephen Miller, il consigliere di Donald Trump e principale architetto della sua politica anti-migranti, imponendo che si aumentasse il numero degli arresti.

“Andate in giro e arrestate gli stranieri illegali”, ha detto Miller ai funzionari dell’Ice, esortandoli a non perdere tempo a preparare liste di migranti da ricercare e arrestare, recandosi invece nei luoghi – in particolare i parcheggi dei centri commerciali – dove è noto che si ritrovano i migranti che si offrono per lavorare a giornata. Secondo le fonti del quotidiano conservatore, Miller avrebbe anche scommesso che se lui fosse andato con un paio di agenti nelle strade di Washington avrebbe arrestato 30 migranti immediatamente. “Chi pensa di poterci riuscire?”, avrebbe anche chiesto. Insomma, un cambio di strategia da parte della Casa Bianca che finora aveva enfatizzato soprattutto l’arresto e la deportazione di presunti criminali e membri di gang, quelli che Trump ha definito “il peggio del peggio”. Ma, ha ricordato Miller ai vertici dell’Ice, il presidente ha promesso di deportare milioni di immigrati, a prescindere dalla loro fedina penale, senza documenti.

Guardia nazionale “federalizzata” da Trump, ultima volta fu nel 1992

Trump ha federalizzato la Guardia nazionale per affrontare i disordini scoppiati a Los Angeles sulla scia della stretta governativa contro i migranti irregolari. L’ultima volta che il presidente degli Stati Uniti ha federalizzato la Guardia nazionale, ovvero ha assunto su di sé il controllo della riserva, sottraendola a quella del governatore locale, fu nel 1992 sempre nella città della California. 

All’epoca il provvedimento fu preso per sedare le rivolte provocate dall’assoluzione di quattro agenti di polizia bianchi per il pestaggio dell’automobilista nero, Rodney King. Nei disordini, andati avanti per giorni e che furono tra i più gravi nella storia recente degli Stati Uniti, morirono oltre 60 persone, migliaia rimasero ferite e migliaia furono arrestate. Si calcolarono danni alle proprietà per oltre un miliardo di dollari.


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