Economia

Elettrodomestici, corsa al doppio sconto tra voucher e detrazioni

Doppia agevolazione per gli acquisti di frigoriferi, forni e lavatrici. Il bonus elettrodomestici, appena riscritto dalla conversione del decreto Bollette, va a caccia del cumulo con la detrazione del 50%, da sfruttare nel 730 del 2026. In mancanza di un divieto esplicito nelle norme, in alcuni casi sarà possibile massimizzare il vantaggio, combinando contributi e sconti fiscali.

Perimetro diverso

Questa duplicazione – va detto subito – non è scontata, dal momento che il perimetro delle due agevolazioni è totalmente diverso. Il bonus elettrodomestici, varato dalla legge di Bilancio 2025, è un contributo di rottamazione (pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 100 0 200 euro, a seconda dei casi), concesso tramite sconto in fattura per gli acquisti di grandi elettrodomestici, accompagnati dalla dismissione dei vecchi apparecchi.

Grandi elettrodomestici

Anche se i prodotti ai quali sarà applicabile questo contributo non sono stati ancora esattamente definiti (se ne occuperà nelle prossime settimane un decreto interministeriale), la manovra 2025 parla di grandi elettrodomestici. Ed è questo il punto di contatto principale con il bonus mobili, applicabile a un catalogo di grandi elettrodomestici stavolta ben definito: tra gli altri, lavatrici, frigoriferi, congelatori, lavastoviglie con requisiti minimi di classe energetica, ancora non indicati per il bonus elettrodomestici.

Come funziona la detrazione

Per questi acquisti è possibile ottenere una detrazione del 50%, da dividere in dieci rate annuali di pari importo. Purché, però, l’acquisto sia collegato a un lavoro di ristrutturazione agevolato con il bonus ordinario del 50 per cento. Per queste spese c’è, nel 2025, un massimale di 5mila euro, nel quale rientrano anche tutti gli altri prodotti incentivati dal bonus mobili, come gli arredi. Peraltro, questo sconto ricade nella tagliola dei tetti alle spese detraibili oltre i 75mila euro di reddito.

L’attesa per gli acquisti

Il contributo per gli elettrodomestici non è ancora operativo: manca un provvedimento, previsto proprio dalla legge di conversione del decreto Bollette, che andrà a definire la sua attuazione nei dettagli. Quindi, chi sta effettuando una ristrutturazione e, allo stesso tempo, ha un grande elettrodomestico da rottamare potrebbe avere convenienza ad attendere l’attivazione del nuovo contributo per prendere la strada del cumulo.


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