Ellen Pompeo svela i tormenti di Grey’s Anatomy, dalla parità retributiva con Patrick Dempsey a una scena di sesso «da incubo»
Dopo 19 stagioni nel dramma ospedaliero di prima serata più longevo della TV, Ellen Pompeo ha temporaneamente abbandonato la serie per un ruolo di prestigio nella nuova miniserie drammatica targata Hulu, Good American Family. «C’è una pressione enorme su di me», ha detto in precedenza a Vanity Fair. «Perché mai qualcuno (me compresa) dovrebbe credere che io possa fare qualcosa di diverso dall’interpretare Meredith Grey?».
Per cercare di rilanciare la propria immagine, Pompeo ha partecipato al podcast di Alex Cooper Call Her Daddy per parlare dei suoi quasi vent’anni in Grey’s Anatomy, una serie che è nota per i suoi drammi sia sullo schermo sia (come VF ha ampiamente riferito) dietro le quinte.
Non tutte le storie raccontate nella serie di successo targata ABC sono uguali, come Pompeo ha potuto constatare di persona nella scena della spiacevole avventura di una notte del suo personaggio con George O’Malley, il personaggio interpretato da T.R. Knight. «T.R. e io siamo ottimi amici», ha detto Pompeo a Cooper durante l’episodio del 19 marzo, «e abbiamo dovuto fare una scena d’amore… stavamo piangendo entrambi».
L’incontro ravvicinato avvenuto nella seconda stagione è stato «assolutamente disagevole e imbarazzante», ha ricordato Pompeo. «Lui non voleva farlo. Io non volevo farlo. Quando abbiamo girato la scena, era terribile, e poi l’emittente ha detto che c’erano troppi colpi di reni». Dopo aver ricevuto il feedback della casa di produzione sull’episodio, Pompeo e Knight hanno dovuto tornare sotto le lenzuola. «Già doverlo fare una volta era il peggiore degli incubi, ma abbiamo pure dovuto girare quella roba di nuovo», ha detto l’attrice. «Abbiamo dovuto girarla di nuovo e farlo due volte».
Ancora oggi, «non ho mai guardato quella scena», ha detto Pompeo, che di Grey’s Anatomy è anche produttrice esecutiva. «Non so come sia stata girata, gestita o montata, ma sono stata in lacrime per tutta la scena, e intendo lacrime vere».
A quanto pare, insomma, Pompeo si è ampiamente guadagnata il suo compenso di 575.000 dollari a episodio per la serie. Ma come ha raccontato a Cooper, l’attrice ha lottato per raggiungere la parità retributiva con Patrick Dempsey, suo co-protagonista nonché oggetto originario delle sue attenzioni romantiche sullo schermo. «Lui aveva fatto più o meno 13 pilot prima di me. Per me, invece, era il primo episodio pilota in assoluto», ha raccontato Pompeo parlando del loro esordio nella serie, che ha debuttato nel 2005. «A quei tempi (non so se lo facciano ancora o meno) avevi una quotazione, e per ogni pilot televisivo che facevi, ricevevi la tua quotazione, che era quello che era. Quindi, se uno ha fatto 13 pilot televisivi… e non c’è niente di personale contro di lui, ma dico in generale… solo un uomo può avere al suo attivo 13 pilot televisivi non andati in porto e una quotazione che continua a salire, dico bene? Ma in tutta franchezza, la sua quotazione era quella che era».
Pompeo ha aggiunto: «All’epoca era una star più grande di me. Nessuno sapeva chi fossi. Tutti sapevano chi era lui. Quindi in effetti si meritava quei soldi. Non sto dicendo che non li meritasse. È solo che, essendo quella che dà il nome alla serie, meritavo lo stesso compenso anch’io. E allora era più difficile ottenerlo».
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