il potere della cooperazione e corresponsabilità
Affrontare la complessità crescente: è una specie di dogma, di imperativo per sopravvivere e rimanere competitivi, per non disperdere valore di business e depauperare quello delle persone. Non è certo facile il compito delle aziende, oggi, e di riflesso non lo è quello dei manager che le guidano. Tema che riemerge a più riprese nell’agenda della C-suite e che viene affrontato in modo approfondito in “La varietà necessaria del potere”, saggio edito da Guerini e Associati e scritto a quattro mani da Alberto Felice De Toni, professore emerito di Ingegneria Economico Gestionale presso l’Università di Udine (nonché direttore scientifico di Cuoa Business School), ed Eugenio Bastianon, laurea in Filosofia con master in Formazione dei Formatori presso l’Università di Venezia e attualmente collaboratore di ricerca all’Università di Udine.
Il “messaggio” che gli autori rivolgono ai dirigenti d’impresa è esplicito: cooperazione e corresponsabilità sono le chiavi di successo delle organizzazioni. Una riflessione, quella che suggerisce il libro, che si collega alla “Legge della Varietà Necessaria” teorizzata negli anni ’50 dal pioniere della cibernetica William Ross Ashby, e che viene attualizzata rispetto al concetto di “Legge del potere necessario”. L’aumento della complessità, questa la direzione da seguire, si affronta con l’allargamento e con l’equilibrio dei poteri. Fra “Guerre Stellari”, le esperienze della Compagnia di Gesù, che realizzò un tipo di società in cui ogni “dipendente” era un leader, e quella di Toyota, artefice della grande trasformazione dei processi industriali basata sul principio di auto-attivazione dei lavoratori, De Toni prova a spiegare come si deve “gestire” il potere.
Se cooperazione e corresponsabilità sono le chiavi del successo, come si coniugano questi due “attributi” con il paradigma della leadership aperta?
La leadership aperta è un approccio basato sulla trasparenza, sulla collaborazione e sulla condivisione del potere decisionale. Si contrappone ai modelli tradizionali di leadership gerarchica e autoritaria promuovendo un ambiente in cui i responsabili di un team coinvolgono attivamente i membri che lo compongono, valorizzano le idee di tutti e favoriscono una cultura di fiducia e responsabilità condivisa. La cooperazione che scaturisce dalla crescita e dall’equilibrio del micro-potere tra le persone è sicuramente ascrivibile al paradigma della leadership aperta. La corresponsabilità, invece, fa riferimento all’aumento e all’equilibrio del macro-potere tra shareholders e stakeholders. E quindi va oltre il paradigma della leadership aperta.
Nel libro raccontate l’esperienza di una grande azienda come Toyota, culla della filosofia lean: una startup tecnologica può essere un esempio di lavoratori motivati da nuovi significati professionali?
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