Dagli snack al porridge, crescono i consumi di avena: sempre più nella dieta di Millennial e X Gen
Con 3,3 milioni di famiglie acquirenti, una frequenza di 2,4 atti d’acquisto nell’arco di 12 mesi e una media annua di 1,3 chilogrammi di prodotto acquistato, l’avena è la regina italiana dei cereali. Disponibile in farina, fiocchi, latte o crusca oltre che in barrette, snack, muesli, granola, porridge ecc., l’avena non sarebbe più appannaggio esclusivo degli sportivi ma rientrerebbe ormai nella dieta e nel carrello di Millennial e X Gen, destando al contempo l’attenzione crescente degli Zoomer. A rilevarlo un’analisi condotta dallo specialista delle ricerche di mercato YouGov che ha coinvolto un campione di 15mila famiglie rappresentativo delle 26milioni di famiglie italiane.
Complice il successo delle diete salutiste ricche di proteine e fibre senza zuccheri aggiunti, negli ultimi 3 anni l’avena e i prodotti a base d’avena avrebbero guadagnato consensi e volumi anche rispetto agli altri cereali come frumento, mais, orzo, segale nonché riso, farro, quinoa e miglio. La penetrazione nelle famiglie italiane sarebbe passata, infatti, dal 10,5% del 2022 al 12% del 2023 fino al 12,6% del 2024. In decisa crescita sarebbero anche le vendite di prodotti a base di avena a marchio del distributore (private label), preferiti da almeno 2,2 milioni di famiglie, rispetto a quelli di marca (Fiorentini in primis), scelti da quasi mezzo milione di nuclei familiari (484mila).
Con quasi 2 milioni di famiglie acquirenti, il discount, a sua volta, risulterebbe essere il canale d’approvvigionamento principale, davanti a supermercati (1,2 milioni) e ipermercati. A livello geografico, infine, il mercato risulterebbe concentrato al nord, nord est in primis, rispetto al centro sud, più distaccato rispetto alla media nazionale.
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