Dal maltempo danni per 5 milioni, preoccupa la frana in via dei Colli
Dopo le ultime ore di maltempo e piogge su Bologna e sull’Emilia-Romagna “stiamo uscendo dall’emergenza”. A dare la notizia è stato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, nel corso di un incontro con la stampa per fare il punto sulla situazione in città.
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“Dopo 72 ore di allerta rossa, oggi siamo in allerta arancione e domani saremo in allerta gialla”, ha spiegato Lepore, spiegando che “il Centro operativo comunale resterà aperto anche nella giornata di oggi”, dopo essere stato riattivato appena è scattata l’allerta rossa.
Prima stima dei danni è di 5 milioni di euro
Da una prima stima, i danni causati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta su Bologna e sulla città metropolitana ammonta a “circa 5 milioni di euro, non sono pochi e non sono una cifra molto dissimile a quella che abbiamo dovuto stanziare già con somme urgenze nelle alluvioni del 2023 e del 2024”. A dirlo è il sindaco di Bologna e della città metropolitana, Matteo Lepore, incontrando i medi in Comune per fare il punto della situazione passata l’emergenza. Il conteggio dei danni, poi, nelle alluvioni di maggio 2023 e dell’autunno 2024 è aumentato 2in maniera esponenziale”, spiega Lepore, che non esclude che anche questa volta il conto die lavori di ripristino possa salire ulteriormente, “soprattutto per le frane e gli smottamenti” da mettere in sicurezza. A Bologna preoccupa soprattutto la “situazione in via dei Colli, strada chiusa per via delle frane”, mentre nella città metropolitana sono 31 le strade provinciali danneggiate in maniera più o meno grave.
“Scuole chiuse? La legge lo prevede”
Il primo cittadino di Bologna ha spiegato che è stato necessario chiudere le scuole, replicando così al Coordinamento dei presidenti dei Consigli d’istituto della Città metropolitana e di Bologna, che già in passato aveva criticato scelte di questo tipo da parte dell’amministrazione. “Con un’allerta rossa è prevista la chiusura delle scuole, questo dice la legge – ha spiegato il sindaco – . Come sindaco ho il dovere e la responsabilità di fare in modo che quando c’è un’allerta rossa di questa gravità la città si fermi il più possibile, si riduca la mobilità delle persone e si metta in campo un piano di prevenzione, che abbiamo rafforzato dopo il piano di maggio e di ottobre. Dobbiamo fare tesoro di quello che è stato, e lo abbiamo fatto rafforzando la Protezione civile nel Comune e nella città metropolitana
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