Liguria

Smart city, il Comune di Genova aderisce al protocollo d’intesa sulla ricerca biomedica


Genova. Fare squadra con i principali enti pubblici scientifici e rendere Genova un’eccellenza nazionale e internazionale per le attività di ricerca e sviluppo in ambito clinico, biomedico e robotico, da applicarsi alla ricerca in campo sanitario e non solo.

Il Comune di Genova, su proposta dell’assessora alla Digitalizzazione, Smart City e Intelligenza artificiale Marta Brusoni, ha aderito al protocollo d’intesa “Genova capitale dell’high performance computing per la ricerca biomedica”.

Il protocollo riunisce vari enti pubblici scientifici locali e nazionali che hanno definito la creazione di un Centro di medicina computazionale e tecnologica quale punto di eccellenza nazionale e internazionale per le attività di ricerca e sviluppo, con particolare riferimento all’innovazione in ambito clinico biomedico e robotico, alle simulazioni, al calcolo e all’analisi dei dati ad alte prestazioni, da applicarsi alla ricerca prevalentemente in ambito sanitario.

Sottoscrivendo il protocollo, l’amministrazione comunale si impegna a dare sostegno istituzionale a un progetto che, con la messa a sistema delle grandi eccellenze scientifiche di Genova, della Liguria e del Paese, punta a fare di Genova la “capitale del supercalcolo applicato alla medicina computazionale” deputato alla ricerca scientifica e alla medicina computazionale.

“L’adesione a questo Protocollo d’Intesa rappresenta uno step fondamentale del percorso che vuole trasformare Genova in un’eccellenza nazionale e internazionale nel campo delle nuove tecnologie applicate alla ricerca di campo sanitario, che include la creazione di un centro di medicina computazionale e tecnologica con sede nella nostra città – dichiara l’assessora comunale Marta Brusoni – La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, se applicate alla ricerca in campo scientifico e tecnologico con l’utilizzo dell’High Performance Computing, ovvero del calcolo ad alte prestazioni, possono migliorare in maniera sensibile la salute e la vita delle persone”.

“Già oggi Genova dispone di infrastrutture HPC come il Davinci-1 e Franklin, i supercomputer di Leonardo e IIT capaci di compiere enormi quantità di calcoli in tempi brevissimi. Questo ed altri strumenti hi-tech, messi al servizio della scienza e della medicina, ci aiuteranno ad esplorare le nuove frontiere della ricerca in ambito tecnologico e sanitario, consentendo di sviluppare nuove cure a patologie di varia natura, incluse le malattie rare. Facendo squadra con imprese, istituti, enti e centri di ricerca del nostro territorio – conclude l’assessore Brusoni – il Comune di Genova intende assumere un ruolo di guida di questo ambizioso ecosistema di AI a livello nazionale”.

I firmatari del protocollo sono CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Confindustria Genova, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia – IIT, Istituto Giannina Gaslini, Leonardo, Liguria Digitale, MNESYS, Ospedale Policlinico San Martino, RAISE, Università degli Studi di Genova.




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