Liguria

Morto a 13 anni dopo il morso di una zecca: oggi l’autopsia sul corpo di Lorenzo Bertocchi


Genova. E’ stata eseguita questo pomeriggio dal medico legale Francesco Ventura l’autopsia sul corpo di Lorenzo Bertocchi, il ragazzino di 13 anni morto sabato all’ospedale Gaslini di Genova dove era arrivato tre giorni prima in elicottero dal Niguarda di Milano in condizioni ormai critiche. Sono stati prelevati tessuti per ulteriori accertamenti, ma secondo i primi esiti il ragazzino aveva cuore in pessime condizioni e altri organi come fegato e milza molto ingrossati.

Un calvario dall’esito tragico durato 18 mesi quello di Lorenzo e su cui i genitori, tramite l’avvocato Serafino Di Loreto, ora chiedono risposte. Lorenzo, giovane atleta del bresciano, specializzato nel lancio del peso e nel vortex, a fine agosto 2023 era stato morso da una zecca nelle campagne del bresciano, dove viveva con i genitori.

Un morso sul collo, vicino a un linfonodo che due giorni dopo si era ingrossato. I genitori lo avevano portato subito al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico di Brescia, ma erano stati tranquillizzati e rimandati a casa. A un certo punto era spuntato anche un rush cutaneo, ma anche in questo caso Lorenzo era stato visto e rimandato a casa. Ma da quel momento le condizioni del ragazzino sono andata via via peggiorando con la comparsa di febbre alta. A quel punto era stato ricoverato. Secondo quanto riferito dal legale della famiglia, i genitori avevano detto a tutti i medici del morso della zecca e il test di laboratorio per la borreliosi di Lyme “aveva dato esito positivo ma invece gli è stata diagnosticata un’artrite reumadoide e prescritto il cortisone”.

Il ragazzino alternava momenti in cui stava meglio e tornava ad allenarsi con la sua squadra, a peggioramenti sempre più frequenti. Altri ricoveri ed ospedali ma nessuno avrebbe individuato la malattia e la cura fino al precipitare degli eventi con il ricovero al Niguarda di Milano in terapia intensiva per una grave pericardite e poi il trasferimento al Gaslini dove e’ arrivato ormai in fin di vita.

 Ora i carabinieri, delegati dalla pm Daniela Pischetola – che fa parte del pool di magistrati che si occupa di possibili colpe mediche – stanno acquisendo tutte le cartelle cliniche relativi agli accessi al ps e ai ricoveri del tredicenne per avviare le indagini che, tuttavia potrebbero non restare a Genova.

Viste le condizioni disperate in cui Bertocchi è arrivano nell’ospedale genovese è quasi certo che le responsabilità – al momento da accertare – dovranno essere cercate altrove, tra i circa 100 professionisti che hanno visto e visitato il ragazzino senza riuscire probabilmente a identificare la malattia che tre giorni fa lo ha portato alla morte. Quindi il fascicolo potrebbe essere a breve trasferito alla procura di Brescia o a quella di Milano, competenti per territorio.




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