Valerio Scanu: «Ho troppa autostima, ma sono rimasto nel cuore della gente. La litigata con Maria De Filippi mi ha danneggiato, ero stato consigliato male»
Tutto si può dire di Valerio Scanu tranne che non dica quello che pensa. «Penso che oggi ci voglia un po’ coraggio per dire le cose come stanno», dice Scanu. Dopo aver partecipato ad Amici, aver vinto il Festival di Sanremo nel 2010 e aver partecipato come concorrente a programmi come Tale e Quale Show e L’Isola dei Famosi, il cantante è pronto a imbarcarsi nell’avventura di Ora o mai più, il talent di Rai1 dedicato alle vecchie glorie in cerca di una nuova opportunità. «Vivo tutto con molta tranquillità e senza particolari ansie. Tutti mi danno per super favorito ma, in tutta onestà, io non ho mai smesso di fare musica. Bene o male la gente si ricorda chi sono», racconta Valerio Scanu.
Perché ha accettato, allora?
«Quando mi è arrivata la proposta, la prima volta ho detto di no, forse perché avevo paura dell’etichetta che il programma mi avrebbe messo addosso. Quando ho incontrato Marco Liorni sono stato, però, colpito dalla sua intelligenza e dalla sua persona e ho deciso di mettermi in gioco insieme a tanti colleghi che, come me, continuano a fare musica. Avere la possibilità di cantare con l’orchestra dal vivo e collaborare con cantanti con cui avevo già lavorato in passato mi è sembrata una bella opportunità».
Il promo del programma andato in onda su Rai1, che parla di artisti un tempo grandi che poi «sono stati dimenticati», è un po’ cattivello, non crede?
«Non mi sento rappresentato da quel promo, infatti. È logico che siamo pagati per essere a Ora o mai più, ma non credo proprio di essere stato dimenticato. Anche se il fatto che lo dicano non mi offende e non mi tocca. Sarebbe un po’ come dire a una persona alta due metri che è un tappo».
Nell’ultimo periodo ha virato, però, verso un’altra strada. A cominciare dalla laurea in Giurisprudenza.
«La laurea è arrivata dopo il Covid, anche se avevo iniziato a studiare quando ero nel pieno della mia attività. Rallentare con l’impegno discografico è stata una mia scelta: è dal 2018 che non esco con un disco di inediti vero e proprio».
Perché voleva rallentare?
«Perché la discografia di oggi non mi rappresenta. Non a caso, ho scelto di non presentarmi a Sanremo nonostante abbia pronti due album di inediti».
Non si sentiva pronto per Sanremo?
«Non direi. La musica è il mio mondo, e a ricordarmelo è stato proprio Ora o mai più».
Serafino Giacone
In passato Ora o mai più ha visto spesso i concorrenti scontrarsi con i coach: sarà difficile restare umili?
«C’è sempre da imparare. Sono convinto che l’incontro lasci sempre qualcosa».
A livello di autostima come è messo Valerio Scanu?
«Ho incontrato diversi mental coach che ti aiutano ad aumentarla, mentre io ho il problema opposto: ho fin troppa autostima. Questo non significa essere presuntuoso, ma essere consapevoli di sé stessi. Sono una persona concreta e con i piedi per terra».
I suoi nemici la accusano spesso di essere spigoloso, a tratti antipatico.
«Il mio problema è il sopracciglio, che non riesco a controllare. Sono molto trasparente, forse lo dimostra anche il fatto che in passato ho fatto il botox sulla fronte e mi durava un quarto di quello che sarebbe dovuto durare. Anche quando la bocca non emette nessun suono, basta guardarmi in faccia per capire cosa penso. In generale, preferisco sempre che mi si dica la verità».
Ha mai avuto l’impressione che questa spigolosità percepita da alcuni l’abbia danneggiata?
«No. Credo, invece, che abbia dato una mano a chi voleva danneggiarmi, che si è quindi trovato la strada spianata. L’altro giorno ho letto un post pubblicato sul profilo della fanbase di un mio collega di Ora o mai più in cui si chiedeva agli utenti di raccontare degli aneddoti che provassero la mia antipatia per mettermi in cattiva luce. Ho scoperto che dietro a quel profilo c’era la sorella del mio collega».
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