Radio Venezia racconta la leggenda della maglia neroverde del Chieti
Il popolo teatino impazzisce per le maglie neroverdi, che rappresentano la città e la squadra di calcio. Poche tifoserie in Italia sono calde ed appassionate, a prescindere dalla categoria di appartenenza, come quella dell’antica città di Teate, che ora sogna il ritorno tra i professionisti dopo anni bui. Ma perchè il Chieti ha il neroverde come colori sociali per le mute da gioco? Radio venezia in un post sulla sua pagina ufficiale Facebook ha raccontato il motivo, tra leggenda e realtà. Esistono varie versioni sulle motivazioni originarie dei colori neroverdi per il Chieti, questa versione della radio dab lagunare sicuro aprirà un dibattito tra gli storici ed i più informati delle vicende di casa Chieti. Già il titolo del post “La Leggenda delle Maglie: Quando Venezia Colorò il Calcio di Chieti” è tutto un programma. Questo quanto scritto da Radio Venezia in versione integrale:
“C’è una storia che attraversa il tempo come una carezza, un racconto che intreccia due città italiane lontane ma unite da un gesto di puro spirito sportivo. È il 1919. L’Italia si sta ancora risollevando dagli orrori della Prima Guerra Mondiale, e nelle strade di Chieti, il calcio inizia a germogliare come una piccola scintilla di speranza.
I giovani teatini, appassionati di questo sport che stava conquistando il mondo, si erano organizzati per fondare una squadra che rappresentasse il loro orgoglio cittadino. Tuttavia, mancava un elemento essenziale: le divise. Non c’erano fondi, né risorse per procurarsi le maglie, e sembrava che questo sogno dovesse rimanere irrealizzato.
Ma il destino, si sa, ha modi curiosi di agire. A Venezia, nel cuore della laguna, un’altra squadra calcistica viveva già i suoi fasti. Le maglie del Venezia Calcio, di un verde intenso abbracciato dal nero, rappresentavano non solo la città, ma anche la forza e l’eleganza dei suoi abitanti.
Si narra che, per un caso fortuito o forse per un gesto intenzionale, una cassa contenente le divise della squadra lagunare arrivò a Chieti. Alcuni dicono che furono donate direttamente dalla società veneziana, in un atto di solidarietà verso quei ragazzi che condividevano la stessa passione. Altri preferiscono la versione più romantica: la cassa arrivò come un dono misterioso, portata da mani sconosciute o, chissà, dalla corrente dell’Adriatico che collega le due città.
Quelle maglie verde e nere, così lontane dal contesto teatino, furono accolte con gratitudine e meraviglia. I ragazzi di Chieti le indossarono con orgoglio, trasformandole nei loro colori sociali. Non erano più solo maglie: erano il simbolo di un legame tra due città, di un ponte invisibile costruito sul mare.
Da quel giorno, il verde e il nero sono diventati i colori del Chieti Calcio, accompagnando la squadra per oltre un secolo di storia. Ogni volta che i giocatori scendono in campo, quegli stessi colori narrano una leggenda di solidarietà e passione, un filo che collega la laguna veneziana alle colline abruzzesi.
E così, Venezia non è solo sinonimo di canali, maschere e gondole. È anche il luogo da cui, un giorno, partirono le maglie che diedero vita a un sogno. Un sogno che, ancora oggi, corre dietro a un pallone, celebrando l’amicizia tra due città che, pur lontane, hanno trovato nel calcio un motivo per condividere la loro storia”
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