Elon Musk ad Atreju 2023: ma la gestazione per altri non era un «reato universale»?
Elon Musk fa quello che vuole e questo è chiaro. Non ci si aspetta nulla di diverso dall’uomo che batte tutti gli influencer del mondo, ha inventato Twitter e poi gli ha cambiato nome in X (si chiama così anche uno dei suoi 11 figli), è amministratore delegato di sei aziende, è il fondatore di Tesla. È soprattutto, secondo la classifica di Forbes, l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 256,1 miliardi di dollari. Ecco quindi che non c’è molto da stupirsi se ieri, nella penultima giornata di Atreju 2023, la manifestazione di Fratelli d’Italia a Roma, sia salito sul palco tenendo sulle spalle il suo figlio più piccolo per incentivare gli italiani ad avere più figli. «Perché non è con l’immigrazione che si risolve il calo demografico». E ancora: «È importante avere figli. Senza figli non ci sono nuove generazioni».
Le parole di Musk si possono condividere o meno ma qui analizziamo i fatti. Quello che sappiamo è che Elon Musk è diventato padre di almeno sei dei suoi undici figli grazie alla gestazione per altri. Quella stessa pratica che Fratelli d’Italia ha scelto di far diventare «reato universale». Come ha sottolineato il deputato dem Alessandro Zan: «Il provvedimento, approvato lo scorso 26 luglio a Montecitorio, punisce con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con una multa da 600 mila euro a un milione di euro “chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità”. Il reato viene perseguito in Italia anche se viene commesso all’estero». In molti quindi ieri quando l’hanno visto salire sul palco con uno dei suoi figli (forse anche lui nato grazie alla gestazione per altri) per parlare di natalità si sono chiesti come mai, per lui, la destra, non consideri la gpa illegale? «Il reato non vale per lui solo perché è etero, ricco e bianco?», si è chiesto il leader di Sinistra Italiani Nicola Fratoianni.
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Non è arrivata risposta da nessun esponente della destra alla polemica così come lo stesso Musk non ha fatto sapere niente, nemmeno tramite i suoi social, come di solito usa fare. Dopo l’intervento è andato a pranzo in un ristorante siciliano e si è intrattenuto con il ministro Matteo Salvini e con la premier Giorgia Meloni. Ma c’è da immaginare che Musk non abbia preso in considerazione la possibilità di scontentare qualcuno, né tra chi lo ha invitato, né tra chi ieri lo ha ascoltato e vedendolo salire sul palco con suo figlio sulle spalle ha immaginato, per un secondo, che forse Atreju (quello vero, inventato da Michael Ende) stesse davvero per sconfiggere «le forze del Nulla». Non è andata così. Abbiamo piuttosto assistito a una nuova dimostrazione di incoerenza da parte della destra che, in privato, continua a non considerare nessuno dei presunti «principi» che sventola sul nostro Paese, limitando i diritti di molti e molte. Bambine e bambini compresi.