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Isernia, manca il personale: si affida ai privati la gestione dei servizi cimiteriali | isNews

Dibattito acceso in Consiglio comunale chiamato ad approvare gli atti indirizzo


ISERNIA. Carenza di personale: questa la motivazione alla base della decisione di affidare all’esterno alcuni dei servizi cimiterali di Isernia. La questione ieri sera è approdata in Consiglio comunale, per l’approvazione degli atti di indirizzo. Argomento che ha animato il dibattito, con diverse contestazioni da parte dei rappresentanti dell’opposizione, riguardo l’opportunità di procedere in questo modo.

Ma, come spiegato dall’assessore delegato Maria Teresa D’Achille, al momento manca il personale necessario per garantire un funzionamento regolare. Parliamo di tumulazioni, inumazioni, igiene, custodia e decoro: attività fondamentali che oggi il Comune fatica a coprire. Da qui la necessità di avviare le procedure per esternalizzare ciò che ancora non è stato affidato a soggetti esterni.

“La carenza di personale è significativa – ha sottolineato infatti D’Achille – delle due unità attualmente in servizio, una andrà in pensione all’inizio del 2026 (ed è già in fase di godimento delle ferie residue), mentre l’altra uscirà nel 2027 (anch’essa con ferie in fruizione). L’organico, già ridotto negli anni scorsi, è passato da due unità a una sola e, a breve, a nessuna. La gestione esternalizzata è già stata sperimentata in passato e, alla luce di questo, si ritiene opportuno adottare il presente atto, trattandosi dell’organizzazione di un servizio su cui il Consiglio è chiamato a esprimersi”

Ha preso la partola la consigliera Linda Dall’Olio, ricordando che questo tema era già stato affrontato nella precedente consiliatura, ma allora non si andò avanti perché c’erano più dipendenti a disposizione. Oggi una parte dei servizi è già esternalizzata, resta da gestire tutto ciò che un tempo facevano i custodi: apertura, chiusura e piccola manutenzione.

Pur comprendendo le ragioni della Giunta, Dall’Olio ha sollevato perplessità, “Con un po’ di attenzione in più – ha detto – si poteva pensare a nuove assunzioni. L’esternalizzazione non mi convince, soprattutto se gestita da cooperative o associazioni: è un servizio delicato, serve disponibilità e responsabilità, non è solo questione di manutenzione”.
La consigliera ha chiesto anche maggiore trasparenza: affidamenti diretti per gli interventi straordinari, sì, ma per quelli ordinari preferirebbe gare pubbliche, perché diventano servizi continuativi. “Mi sembra si ricorra troppo facilmente agli affidamenti diretti – ha detto – Le gare sono una garanzia per l’ente”.

Più dura la posizione del consigliere Giovancarmine Mancini. A suo avviso “il problema non è l’assenza di personale ma la mancata programmazione. Si sapeva da tempo dei pensionamenti. Se ci fosse stata la volontà, le assunzioni sarebbero state possibili. Continuiamo a esternalizzare e rinunciamo a creare lavoro stabile”. Per il consigliere si tratta di “una operazione elettorale.” e si “è persa un’occasione per offrire un impiego stabile!”

Accuse respite al mittente dal sindaco Piero Castrataro. “L’esternalizzare alcuni servizi è necessaria – ha detto perché in questo momento storico il Comune non può gestirli con le forze che ha”.

Alla fine il via libera è arrivato con 17 voti favorevli e 4 contrari.


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