Umbria

Anci chiede l’estensione della Zes a tutta l’Umbria: «Garantire pari opportunità»


«L’appello di Anci Umbria è chiaro e riguarda l’estensione dei benefici fiscali a tutti i Comuni regionali, così da garantire pari opportunità all’intero tessuto produttivo e rendere i territori nuovamente attrattivi e vivibili». A dirlo in una nota è il presidente dell’Anci regionale, Federico Gori. 

Estensione La posizione dell’associazione dei Comuni umbri arriva mentre la Regione sta lavorando alla possibilità di estendere la Zona economica speciale all’intero territorio umbro. Anci Umbria richiama la fragilità strutturale della regione, segnata da una morfologia complessa, da una rete di piccoli centri quasi tutti interni, dagli effetti dei terremoti e dalle eredità della crisi economica. In questo quadro, Gori sostiene che «una Zes limitata o disomogenea rischierebbe di alimentare divisioni», ricordando che attualmente solo 37 Comuni su 92 rientrano nell’area ammessa al credito di imposta definita nel 2021. Gli altri risultano esclusi nonostante situazioni territoriali spesso simili, con il rischio di creare differenze tra imprese che operano a pochi chilometri di distanza.

ZES, IL SOTTOSEGRETARIO: «OPPORTUNITÀ PER TUTTA L’UMBRIA»

I benefici Le agevolazioni previste dalla normativa vanno dal 15 al 35 per cento a seconda della dimensione aziendale, per investimenti tra 200mila e 100 milioni di euro. Per quest’anno Umbria e Marche condividono un plafond di 110 milioni all’interno delle Zone logistiche semplificate, mentre dal 2026 al 2028 il finanziamento sarà inserito nel plafond nazionale, pari a 2,3 miliardi il primo anno, 1 miliardo il successivo e 700 milioni nell’ultimo. Secondo Gori, la prospettiva di una Zes regionale non è una scelta politica ma una necessità legata ai limiti infrastrutturali e alla distribuzione degli insediamenti. Il presidente conclude ribadendo la disponibilità di Anci Umbria a collaborare con la Regione per arrivare «a una Zes che copra tutto il territorio regionale».

La mozione Nel dibattito rientra anche l’iniziativa del gruppo consiliare Nuova Provincia Terni, che ha presentato nelle scorse ore una mozione per chiedere chiarimenti sulla mappatura inserita nella Carta aiuti a finalità regionale 2022-2027, approvata dalla Commissione europea. I consiglieri Marsilio Marinelli, Nicoletta Valli e Fabio Di Gioia ricordano che solo 37 Comuni umbri sono compresi nelle «zone 107.3.c», con l’esclusione di 55 amministrazioni e della maggior parte della popolazione. La mozione segnala la mancanza di criteri trasparenti alla base della selezione e indica territori rimasti fuori come l’Orvietano e la Valnerina, inclusi i Comuni colpiti dal sisma del 2016.

Ampliamento Secondo i proponenti, esiste la possibilità di chiedere alla Commissione europea un ampliamento della mappa regionale e di ricomprendere l’intera Umbria nelle aree dove sono ammessi gli aiuti di Stato. Per questo si chiede al consiglio provinciale di impegnare il presidente della Provincia di Terni a interloquire con la Regione per conoscere le motivazioni dell’attuale perimetro e per sollecitare un intervento presso il Ministero competente, così da favorire l’ingresso di tutto il territorio umbro nelle «zone 107.3.c».

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