Economia

Zurich non consegnerà il suo 5% di Sabadell all’Ops di Bbva

La compagnia assicurativa svizzera Zurich non consegnerà il suo 5% del capitale di Banco Sabadell all’Offerta pubblica di scambio lanciata da Bbva, destinata a concludersi venerdì 10 ottobre. Zurich è partner banco-assicurativo del gruppo catalano ed evidentemente ritiene che, almeno a questo livello di prezzo dell’Ops, sia più conveniente favorire la strategia stand alone di Sabadell. Di diverso avviso, invece, un altro dei pochi grandi azionisti della banca “preda”: il finanziere messicano David Martinez Guzman, che siede anche nel board di Sabadell, ha confermato che aderirà all’Ops di Bbva consegnando il suo pacchetto azionario del 3,86%.

La battaglia bancaria spagnola è destinata a risolversi al fotofinish quando, nella serata di venerdì 10, si avrà il conteggio finale delle adesioni. Il Bbva ha come obiettivo di conquistare il 50% più un’azione del capitale, ma l’Offerta sarà considerata valida anche nel caso le adesioni dovessero essere comprese tra il 30 e il 50%. In tal caso, però, Bbva dovrà procedere a un’Opa successiva – stavolta in contanti – a un prezzo non inferiore a quello implicito nell’Ops.

Il ruolo di istituzionali e clienti-soci

Per l’esito dell’operazione sarà fondamentale vedere come si muoveranno gli investitori istituzionali ma, guardando al peculiare azionariato di Sabadell, il ruolo decisivo lo avranno i clienti-soci della banca a cui fa capo oltre il 30% del capitale. Nelle ultime settimane i vertici di Sabadell hanno più volte invitato pubblicamente gli azionisti retail a non aderire all’offerta. Secondo i vertici di Bbva, la moral suasion si sarebbe spinta oltre la legalità. E due giorni fa hanno presentato un esposto alla Consob spagnola per denunciare l’ostruzionismo dei dipendenti delle filiali di Sabadell che, ponendo ostacoli di vario tipo (tra cui guasti improvvisi al sistema IT), stanno impedendo ai clienti di consegnare le loro azioni all’Ops. I vertici di Sabadell negano.

La sfida che va avanti da 18 mesi si concluderà dunque venerdì 10. Salvo code nei Tribunali, dove già è in attesa di essere discussa la denuncia presentata da Bbva contro la decisione del Governo di bloccare per tre anni la fusione tra le due banche in caso di successo dell’acquisizione.


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