Cultura

Zootropolis 2 è un capolavoro: il sequel Disney conquista tutti. Perché vale la pena vederlo

Il ritorno di Zootropolis è una gioia che la Disney ha riservato al suo vasto pubblico in questo periodo pre natalizio. Molti attendevano con il fiato sospeso il sequel, dopo il successo di questo straordinario film d’animazione del 2016 co-ideato e diretto da Byron Howard e Rich Moore. E finalmente è arrivato. Nonostante l’idea di un secondo capitolo avesse generato entusiasmo e timore allo stesso tempo.

Le aspettative erano altissime e, come spesso accade quando si parla di secondo capitolo, il rischio di una delusione era dietro l’angolo. Eppure, già dai primi minuti, appare chiaro che questa nuova avventura è stata costruita con grande cura, consapevolezza e una visione ben precisa. Possiamo dire nove anni ben spesi.

Le prime impressioni sono più che positive, innanzitutto perché il film non tenta di ricalcare la magia dell’originale, ma sceglie una strada diversa e coraggiosa. Se il primo capitolo aveva stupito per il suo modo di affrontare temi complessi all’interno di un universo antropomorfo vivace e sorprendente, Zootropolis 2 amplia lo sguardo, scandagliando territori ancora più delicati. Lo fa senza rinunciare alle sue radici: la storia di amicizia e collaborazione tra Judy Hopps e Nick Wilde, qui più affiatati che mai, ma anche più messi alla prova dalle contraddizioni del loro mondo.

Temi di forte attualità

Zootropolis 2, al Cinema dal 26 novembre, è un una nuova pagina Disney di successo. Per chi non lo ha ancora visto, ma ha già avuto modo di vedere la presentazione, percepisce fin da subito una tensione sotterranea, un segreto che riguarda la città e le sue origini, mentre nuovi personaggi emergono dalle periferie di un universo in costante espansione. La sensazione è quella di entrare in un mondo più grande, più stratificato e più vivo, che cresce insieme ai suoi protagonisti e ai suoi spettatori.

Un’avventura Disney
Un’avventura Disney che unisce rettili, amicizia ed emozioni in un sequel irresistibile-Youtube@Disney IT-cineblog

Quando si entra nel clou della storia, diventa evidente la direzione scelta dai registi Jared Bush e Byron Howard: affrontare temi di forte attualità, come la discriminazione e l’emarginazione, utilizzando la metafora del regno animale con sorprendente lucidità. Nel sequel, al centro del racconto ci sono i rettili, una comunità rimossa dalla vita cittadina perché considerata pericolosa e inaffidabile. Le analogie con società e culture minoritarie sono immediate e potentissime, e il film non ha paura di metterle in scena con chiarezza.

Nonostante ciò, Zootropolis 2 non tradisce mai la sua natura di grande film d’animazione per famiglie: alterna momenti intensi a scene di comicità irresistibile. La componente della mimica è presente e, anzi, guadagna spazio rispetto al passato, ma non appiattisce i contenuti. Al contrario, li alleggerisce, rendendoli più accessibili anche ai più piccoli. L’avventura inoltre scorre a ritmo sostenuto, tra indagini, colpi di scena, rivelazioni e sequenze d’azione spettacolari. L’animazione raggiunge nuovi livelli di virtuosismo: la città e i biomi circostanti si ampliano e prendono vita con un’esuberanza di colori che conquista lo sguardo. Dai quartieri psichedelici del centro alle lande innevate della tundra, passando per deserti assolati e nuove aree urbane, ogni ambiente racconta una storia, arricchendo l’esperienza visiva di dettagli preziosi.

A rendere il film davvero riuscito, però, è il modo in cui riesce a portare avanti l’evoluzione dei suoi protagonisti. Judy e Nick si trovano a fare i conti non più solo con le grandi prove della loro carriera, ma con quelle più sottili del quotidiano: differenze caratteriali, responsabilità e piccoli malintesi che li rendono più umani – o meglio, più animali – e più credibili. Divertente, intelligente e bello da vedere, Zootropolis 2 è la dimostrazione che, quando Disney decide di investire davvero in una storia, sa ancora regalare mondi in cui vale la pena perdersi.


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