Ziip Dot, la recensione del device per eliminare i brufoli
I brufoli sul mento e sul collo sono eruzioni cutanee fastidiose e spesso dolorose. Lo dico per esperienza personale: in alcuni periodi, la parte inferiore del mio viso tende a infiammarsi e, nel giro di poche ore, compaiono i primi brufoli, spesso sottopelle, che mi tormentano per giorni.
Per molto tempo ho pensato che queste eruzioni cutanee, di media o grave entità, fossero dovute alla mia pelle mista-grassa e alla conseguente sovrapproduzione di sebo. In realtà, ho scoperto che è il mio corpo a volermi dire qualcosa. O meglio, sono gli ormoni a parlare.
È proprio nell’area del collo e del mento dove, secondo la mappa dedicata, si concentrano i brufoli dovuti allo squilibrio ormonale. Un problema che mi accompagna ormai da anni e che si acutizza durante il periodo premestruale.
Quali sono le cause dei brufoli sul mento in età adulta?
La fase premestruale, che solitamente si verifica 7-10 giorni prima dell’arrivo del ciclo, può causare diversi disturbi sia a livello fisico che emotivo. Dagli sbalzi d’umore al mal di testa, passando per gonfiore o tensione addominale e, infine, i brufoli che compaiono improvvisamente sotto il collo e il mento.
Infatti, dopo la fase di ovulazione, i livelli di progesterone aumentano mentre quelli di estrogeni diminuiscono; uno squilibrio che va a stimolare la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. Questo si traduce, quindi, in pori ostruiti e conseguente comparsa di brufoli di diversa entità. E se in alcuni casi il tutto si può risolvere con patch idrocolloidali che velocizzano la guarigione delle papule, in soggetti particolarmente sensibili potrebbe essere necessario un ulteriore aiuto.
Ziip Dot, il (mini) alleato per combattere i brufoli
Piccolo, tanto da stare nel palmo di una mano, ma dai grandi poteri. Si chiama Ziip Dot e, per chi soffre di acne anche in età adulta (proprio come me), è un vero e proprio salvavita che può anche cambiare il rapporto con la propria pelle.
Perché, diciamoci la verità, i brufoli che si infiammano nella parte inferiore del viso sono estremamente fastidiosi e, rispetto ad altre zone del viso, tendono a guarire molto più lentamente. E lo dico per esperienza: soffrendo di sbalzi ormonali che, purtroppo, non possono essere controllati in alcun modo, sono sempre alla ricerca di soluzione alternative per ridurre le infiammazioni.
E dopo aver testato la penna a luce LED, questa volta ho inserito nella mia beauty routine il nuovo Ziip Dot. Il device che sfrutta la combinazione di microcorrente e nanocorrente per velocizzare la guarigione della cute.
Come funziona lo Ziip Dot
Ma come agiscono insieme microcorrente e nanocorrente sui brufoli localizzati? Se la prima è solitamente conosciuta per rassodare e liftare viso andando a stimolare la produzione di collagene, in questo caso viene utilizzata di ridurre l’infiammazione e il gonfiore dei brufoli. La nanocorrente, invece, favorisce il rinnovamento cellulare e, quindi, accelera la guarigione dell’inestetismo stesso.
Come si usa lo Ziip Dot
Avendo già provato diversi device per la cura del viso, confesso di essere partita un po’ prevenuta sull’uso dello Ziip Dot, ma in realtà il suo utilizzo si è rivelato facile e intuitivo. Tutto si controlla da un solo bottone e, in base alla pressione effettuata, si possono scegliere due modalità di trattamento:
- spot, si premere una volta il bottone per attivare la tecnologia sul singolo brufolo per un trattamento di 90 secondi, 60 di microcorrente e 30 di nanocorrente;
- full face, si tiene premuto il pulsante a lungo per attivare la funzione dedicata a trattare tutto il viso in soli 6 minuti, 4 minuti di microcorrente e 2 minuti di nanocorrente.
Fondamentale, però, l’applicazione del gel conduttore e che va steso sulla pelle prima dell’uso del device. Oltre a proteggere la pelle, è anche essenziale per permettere alle onde di passare dal dispositivo alla cute.
Una volta acceso lo Ziip Dot, cosa che si può capire dall’attivazione della luce nella parte inferiore, basterà appoggiare il dispositivo per poi ruotarlo in senso orario e antiorario durante tutto il periodo di trattamento.
La prima sensazione è quella di un forte formicolio, che potrebbe diventare anche fastidioso, ma che passa al termine della prima fase, quella che mira a disinfiammare il brufolo. La parte calmante, invece, è caratterizzata solo da una leggera vibrazione e serve a lenire l’area trattata.
Al termine del trattamento, infine, è sufficiente rimuovere l’eccesso di gel dallo Ziip Dot con un panno pulito e asciutto. Mentre per quanto riguarda il viso, è consigliata una rapida detersione, seguita dalla consueta skincare routine.
L’effetto sui brufoli dello Ziip Dot, la mia esperienza
Dopo un periodo di forte stress, la mia fase premestruale è stata più intensa del solito, e questo si è tradotto in uno sfogo cutaneo estremamente marcato: piccoli brufoletti dolenti che, per giorni, non mi hanno dato tregua. La situazione perfetta per testare il trattamento spot da 90 secondi.
All’inizio, il formicolio non è semplicissimo da tollerare: si tratta di una sensazione quasi pungente, che potrebbe scoraggiare chi è più sensibile. Superata questa fase, però, è tutto in discesa e utilizzare lo Ziip Dot si rivela facile e anche rilassante.
Ma funziona? La risposta è sì. Già dopo il primo utilizzo, effettuato durante la skincare serale, ho notato brufoli meno infiammati, un colorito più uniforme e, soprattutto, una riduzione immediata del dolore causato da queste eruzioni cutanee. Probabilmente non porterà a una guarigione totale (non mi aspetto una bacchetta magica, anche se lo vorrei), ma i benefici sono senza dubbio visibili.
Lo consiglierei a un’amica? Decisamente sì. Sia a chi è alle prime armi, sia a chi ha già familiarità con il mondo dei beauty device. E, sebbene il prezzo possa inizialmente rappresentare un ostacolo, per chi soffre di sfoghi cutanei ricorrenti — durante il periodo premestruale o meno — si tratta di un piccolo investimento che può davvero fare la differenza.
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