Zelensky sente Trump: “Accordo per difendere i nostri cieli”
Quello di stanotte sull’Ucraina “è stato uno degli attacchi aerei su più vasta scala, deliberatamente massiccio e cinico. In totale sono stati lanciati 550” droni, “fra cui almeno 330 ‘shahed’ russo-iraniani, insieme a missili, anche balistici”. Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che “i primi allarmi di raid aerei nelle nostre città e regioni ieri hanno iniziato a suonare quasi contemporaneamente alle notizie dei media che parlavano di una telefonata fra il presidente Trump e Putin”, dunque “ancora una volta la Russia dimostra di non avere alcuna intenzione di porre fine alla guerra e al terrore”. “Tutto questo è la prova evidente che senza una pressione veramente su larga scala, la Russia non cambierà il suo comportamento stupido e distruttivo. Per ogni attacco di questo tipo contro le persone e la vita umana, la Russia deve subire sanzioni adeguate e altri colpi alla sua economia, alle sue entrate e alle sue infrastrutture. Questa è l’unica cosa che si può ottenere rapidamente per cambiare la situazione in meglio. E dipende dai nostri partner, in primo luogo gli Stati Uniti”, afferma Zelensky in un lungo post su X.
Il presidente ucraino ha spiegato che “solo verso le 9 di oggi è cessato l’allarme aereo a Kiev”. “È stata una notte brutale e insonne”, ha scritto su X, confermando che la capitale Kiev “è stata l’obiettivo principale dell’attacco russo” ma sono state “colpite anche le regioni di Dnipro, Sumy, Kharkiv, Chernihiv e Kiev”. Zelensky ha confermato il bilancio di 23 feriti. “I nostri guerrieri sono riusciti ad abbattere 270 obiettivi aerei, mentre altri 208 droni sono stati bloccati dalla guerra elettronica. I droni intercettori sono entrati in funzione – decine di droni sono stati abbattuti”, ha riferito ancora. “Stiamo facendo tutto il possibile per sviluppare questo elemento di difesa per le nostre città. Ed è di fondamentale importanza che i nostri partner continuino a sostenerci nella difesa dai missili balistici. I Patriot e i relativi missili sono veri e propri protettori della vita”, ha concluso Zelensky, nel contesto della decisione degli Usa di fermare gli invii di alcune armi a Kiev.
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