Campania

Zannini in Forza Italia per la stupidità politica del Pd casertano


La scelta di Giovanni Zannini di aderire a Forza Italia “non deriva da problemi giudiziari e morali ma dalla stupidità del Partito Democratico di Caserta e da una discriminazione che non ha ragioni oggettive”. Lo dichiara il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca rispondendo a una domanda dei giornalisti nel corso della mattinata casertana, prima a Sessa Aurunca per la posa della prima pietra dell’ospedale e poi a Caserta per la consegna dei nuovi bus all’Air Campania.

Prima pietra all’ospedale di Sessa

In mattinata la posa della prima pietra del nuovo ospedale sessano, con un investimento da 103 milioni di euro. “Questa è una giornata importante per Sessa Aurunca e tutto l’Alto-Casertano. Il nuovo ospedale sarà all’avanguardia, con un Dea di primo livello, un pronto soccorso di alta qualità, un orgoglio per la Campania e una svolta storica per questa provincia – dichiara De Luca – A Caserta – spiega De Luca – abbiamo fatto un doppio miracolo, perchè era quella tra le 5 province campane con la minore dotazione di personale e posti letto rispetto alla popolazione. E nel piano ospedaliero realizzato, abbiamo portato il casertano ad avere la stessa percentuale delle altre province di personale e posti letto, portando questi ultimi a oltre 500. Chi l’avrebbe fatto? Pensate che qualcuno si sarebbe preoccupato di Sessa aurunca e di zone lontane da Napoli? Ma per noi – ha aggiunto De Luca – valeva un ragionamento diverso: i diritti dei cittadini sono uguali dovunque siano residenti. In Campania non era facile ottenere questo, perché si ragionava sugli elettori, sui ‘clienti’. Ma per noi non ci sono distinzioni, tutti devono avere gli stessi diritti”.

Centrodestra coalizione di “sfrantummati”

La doppia tappa ha rappresentato per De Luca anche l’occasione per parlare delle prossime elezioni regionali. “Avete notizie sul candidato del centrodestra? – ha detto rivolgendosi alla senatrice Petrenga, presente in prima fila – Aggiornatemi, perché tra poco arriviamo alle elezioni. Eppure un centrodestra forte e moderno fa bene alla democrazia – ha concluso – perché la dialettica e il confronto politico sono importanti. Ma qui non c’è niente, nella gerarchia degli infelici è una coalizione di sfrantummati”.

La fuga dei ‘deluchiani’

Poi ha risposto sulla fuga dei deluchiani, da Giovanni Zannini a Nicola Caputo, sempre più in rottura con il candidato presidente del centrosinistra Roberto Fico. “Giovanni Zannini – dice De Luca – resta un amico, abbiamo un rapporto di cordialità e amicizia. Sono stato informato prima delle sue scelte, che sono derivanti non da problemi giudiziari e morali (Zannini è indagato per corruzione dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ndr), ma dalla stupidità politica del Partito Democratico di Caserta, e da una discriminazione che non ha ragioni oggettive. La verità è che quando andiamo in campagna elettorale si scatena la guerra contro i candidati che danno più fastidio perché hanno più voti. Giovanni resta dunque persona amica, state sereni. Caputo ha invece fatto dichiarazione di adesione al centrosinistra prima del nostro convegno sull’agricoltura a Palazzo Reale, per cui non ci sono motivi di preoccupazione. L’unica vera mia preoccupazione è che si definisca un programma serio, ma ad ora non lo abbiamo ancora. E poi – osserva De Luca – il candidato di centrosinistra parte dal 9% dei voti, questo in base a quanto preso dalla coalizione alle scorse Regionali, mentre De Luca parte dal 70%; quindi chi si deve preoccupare e rinnovare?”.


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