Abruzzo

Zafferano dell’Aquila Dop, vent’anni di eccellenza: “Identitario più degli arrosticini”


Navelli ha celebrato i vent’anni della certificazione di qualità per lo zafferano dell’Aquila Dop con una giornata dedicata a storia, economia, cultura e identità dell’oro rosso. Una sala gremita ha accolto amministratori, produttori e studiosi riuniti per fare il punto sulla preziosa spezia che ancora oggi rappresenta una delle eccellenze più note dell’Abruzzo.

«Lo zafferano dell’Aquila Dop lo ritengo ancor più identitario dell’arrosticino di pecora, perché ne rappresenta l’essenza», ha detto il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri. «Ora bisogna capire come affrontare i prossimi vent’anni, per tramandare e far crescere questa esperienza».

Il sindaco di Navelli, Paolo Federico, ha ricordato che «lo zafferano su questo altopiano è arrivato nel ’200 e ottocento anni di storia vanno onorati, guardando al futuro».

Dal vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, è arrivato l’annuncio di «un progetto speciale per le eccellenze abruzzesi, a partire proprio dallo zafferano, per definire azioni pratiche e nuovi mercati di sbocco».

L’intervento di Anna Tozzi, docente dell’Università dell’Aquila, ha puntato sulla necessità di «rafforzare la commercializzazione nei ristoranti stellati in Italia e all’estero», mentre Luca Prosperi, giornalista ed ex direttore Ansa, ha sottolineato il valore identitario del prodotto: «Lo zafferano è uno dei simboli delle aree interne. Ma ogni lupo, orso o cervo che viene ucciso compromette la nostra credibilità».

Attualmente la spezia è coltivata da circa novanta produttori in 13 comuni dell’Aquilano, con una resa annua di 30-40 chili. Un disciplinare rigido garantisce qualità ed eccellenza, ma il confronto con altri Paesi produttori, come la Grecia, evidenzia limiti di competitività legati al prezzo.

Il presidente del Consorzio, Massimiliano D’Innocenzo, ha spiegato: «In Italia le altre due Dop, Sardegna e San Gimignano, non superano insieme i 10 chili annui. Il nostro modello ci garantisce unicità, ma incide sul prezzo finale».

Il terremoto del 2009 e la pandemia hanno colpito duramente il settore. «Ci siamo rialzati con coraggio, ma serve il sostegno delle istituzioni», ha aggiunto Valentino Di Marzio, presidente della cooperativa Altopiano Navelli Dop.

La giornata si è conclusa con una degustazione di gin e gassosa aromatizzati allo zafferano. Gli eventi per i vent’anni della Dop proseguiranno il 9 settembre a San Pio delle Camere e il 12 a Barisciano con show cooking curati dai cuochi dell’Unione regionale cuochi d’Abruzzo. Ultimo appuntamento il 19 settembre all’Aquila con il convegno “Lo zafferano dell’Aquila Dop: tra tradizione e innovazione”.

L’iniziativa è promossa dal Gal Gran Sasso Velino con Regione, Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia e Fondazione Carispaq, nell’ambito del Piano di sviluppo rurale 2014-2022.


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