XDefiant, il director dell’FPS cancellato incolpa COD: “fanno leva sulla FOMO”
Mark Rubin, uno dei capi saldi dell’ormai compianto XDefiant, ha accusato le strategie di marketing di Call of Duty di essere manipolative, sottolineando la necessità di un approccio più etico e centrato sul giocatore nello sviluppo e promozione dei videogiochi.
In particolare, l’executive director di XDefiant, ha recentemente criticato le strategie di marketing di Call of Duty, accusandole di sfruttare il “Fear of Missing Out” (FOMO) per spingere le vendite. In un post su X (ex Twitter), Rubin ha definito questa tattica come manipolativa, sottolineando come l’industria videoludica dovrebbe puntare sulla qualità del gameplay piuttosto che su pressioni psicologiche per incentivare gli acquisti.
Rubin, già noto per il suo ruolo in Call of Duty, ha espresso frustrazione per le continue modifiche richieste durante lo sviluppo di XDefiant, spesso ispirate proprio a caratteristiche di Call of Duty, che hanno portato a ritardi e a una visione di gioco poco chiara.
Nonostante la cancellazione del progetto, lo stesso Rubin continua a difendere una visione di sviluppo più trasparente e centrata sull’esperienza del giocatore, criticando pratiche di marketing che, a suo avviso, distolgono l’attenzione dalla qualità del prodotto.
Al di là delle forti dichiarazioni del producer, la saga di Call of Duty continua a macinare grandi numeri di giocatori di capitolo in capitolo. Ricordiamo che, proprio a partire da oggi, un nuovo COD è disponibile per tutti gli abbonati del Game Pass.
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