X Factor 2025, la finale in diretta: l’energia di Laura Pausini e l’emozione dei finalisti
Alla vigilia lo avevano detto che la finale di X Factor 2025 avrebbe riservato delle sorprese, e così è stato. Si inizia dall’energia prorompente dei 16mila spettatori presenti in Piazza del Plebiscito a Napoli, festosi e urlanti dal primo all’ultimo istante, e si arriva alla performance carica di energia e prorompenza di Laura Pausini che, sulle note di Ritorno ad amare di Biagio Antonacci, abbraccia il pubblico di una città da cui mancava da tanto tempo. La vera anima del talent show Sky Original prodotto da Fremantle sono, però, loro: rob, eroCaddeo, PierC e Delia, i quattro talenti arrivati alla finalissima sostenuti e guidati dai rispettivi giudici, Paola Iezzi, Achille Lauro, Francesco Gabbani e Jake La Furia. Dopo essere cresciuti di Live in Live, X Factor è riuscito a dare loro la sicurezza giusta per affrontare un palco così grande come quello di Napoli non con terrore ma con gratitudine.
Virginia Bettoja
Circondati da un nugolo di ballerini e confortati dalla conduttrice Giorgia, sempre così materna e protettiva nei loro confronti, i talenti di questo X Factor si godono la finale proponendo i loro cavalli di battaglia e, soprattutto, divertendosi. Lo scopo del talent show, al di là della volontà di scoprire il nuovo talento su cui la musica italiana dovrebbe puntare per il futuro, è proprio questo: regalare a dei ragazzi pieni di speranza la possibilità di mettere un piede dentro a un mondo sfavillante che, in cuor loro, si augurano di continuare a vivere. Come hanno spiegato i giudici alla vigilia, però, le carriere hanno bisogno di tempo per poter emergere davvero. «Per costruire le carriere ci vuole tempo», ha detto infatti Paola mentre Lauro ha aggiunto che «questi ragazzi, dal primo all’ultimo, sono il risultato di un grande lavoro fatto nel programma. I conti si fanno tra 10 anni, non adesso. E sono convinto che X Factor sarà un importante tassello del loro percorso, ricordando che naturalmente dovranno lavorare e studiare per emergere». Intanto, che vinca il migliore.
(In aggiornamento)
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