Wwf, nasce la coalizione per salvare gli impollinatori – In breve
Oltre il 40% degli impollinatori
invertebrati è in pericolo nel mondo. In Europa quasi la metà
delle popolazioni degli insetti impollinatori sta diminuendo e
un terzo è già considerato minacciato. La Lista Rossa europea
appena aggiornata segnala un calo delle api selvatiche del 56%
in appena 10 anni. Il numero di specie di farfalle europee che
rischia l’estinzione è drammaticamente aumentato negli ultimi 15
anni passando da 9% a 15% (report IUCN dell’11 ottobre). Molte
le specie italiane minacciate. Tra i principali responsabili: la
perdita e la frammentazione degli habitat, l’uso dei pesticidi,
l’introduzione di specie d’insetti competitivi da altri
continenti, la crisi climatica.
Lo si legge in una nota del Wwf.
Senza gli impollinatori ecosistemi terrestri, salute umana e
sicurezza alimentare sono a rischio; tre colture agricole su
quattro scomparirebbero dai nostri piatti. Per invertire questa
tendenza è partito ufficialmente Life PolliNetwork, il più
ambizioso progetto italiano per la conservazione di apoidei,
farfalle e sirfidi, i principali impollinatori, cofinanziato
dall’Unione Europea e con un contributo economico del Ministero
dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e della
Fondazione Cariplo. Il progetto mira a contribuire
all’attuazione dell’iniziativa europea per gli impollinatori,
migliorando le conoscenze sul loro declino, sulle cause e le
conseguenze, migliorando lo status di conservazione dei tre
gruppi principali di impollinatori, affrontando le cause
prioritarie del loro declino, mobilitando la società e
promuovendo la pianificazione e la cooperazione strategiche a
tutti i livelli.
L’intuizione di Life PolliNetwork è semplice quanto efficace:
creare un network costituito da aree e corridoi ecologici,
questi ultimi funzionali a trasformare le infrastrutture che
punteggiano e attraversano l’Italia – strade, ferrovie, stazioni
elettriche – in corridoi definiti “Buzz Lines”, dove gli
impollinatori possano nutrirsi, riprodursi e quindi muoversi in
sicurezza tra le aree.
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