Winexcellence: il debutto dell’evento che trasforma Bolzano nella capitale del vino – Cronaca
BOLZANO. Non una semplice sbicchierata, ma un momento di unione tra innovazione, tradizione e cultura di un territorio vocato alla produzione enologica, il significato di Winexcellence che ancora oggi, 10 maggio, nei locali dello Sheraton, consuma la sua prima edizione. A spiegare le coordinate di questo nuovo appuntamento per la città di Bolzano e per il mondo eno-gastronomico altoatesino è Raffaele Fischetti, presidente della Fondazione Italiana Sommelier Trentino Alto-Adige che con un gruppo di partner ha organizzato l’evento.
«La risposta è stata ottima, per essere la prima edizione di Winexcellence che vogliamo trasformare in appuntamento annuale nel cuore di Bolzano, capitale del vino e della cultura. Vogliamo creare nel tempo delle tematiche diverse per approfondire sul territorio il rapporto tra l’Alto Adige, terra di eccellenza enogastronomica, e il resto dello stivale», così Fischetti.
La formula è quella delle degustazioni e delle Masterclass con la presenza di 70 cantine espositrici e una selezione di vini francesi per un totale di oltre 350 etichette. Quindi, tradizione, ovvero la valorizzazione di tecniche vitivinicole tramandate di generazione in generazione, ma anche uno sguardo alle necessarie innovazioni che il cambiamento climatico richiede a chi produce vino. Infine, cultura, vista la capacità del vino di muovere il palato ma partendo dal cuore. Come detto, tante le cantine presenti e, tra i vari stand espositivi di degustazione, l’argomento che è andato per la maggiore è stato quello del futuro del comparto vino, dopo l’introduzione da parte degli Stati Uniti di dazi all’import per ora per un valore del 10%.
«Una misura che, appena annunciata, ha svuotato i nostri magazzini, con il vino italiano inviato negli States prima dell’entrata in vigore dei dazi, ma che ci fa preoccupare per il prossimo futuro, quando la probabile contrazione dell’export verso gli USA causerà un riversamento di vino italiano nel mercato nazionale, aumentando così la competizione interna e il rischio dell’invenduto», il tenore delle conversazioni in sala.