West Nile in Campania: settima vittima, focolaio nel Casertano
West Nile in Campania: il numero di vittime sale a sette. L’area con maggiore concentrazione di casi è quella del Casertano.
Prosegue l’attività di monitoraggio in Campania per i casi di infezione da West Nile Virus, il virus trasmesso dalle zanzare. Nelle scorse ore si è registrato un nuovo decesso: un uomo di 71 anni, residente a Casal di Principe, è morto all’ospedale di Aversa. Si tratta della settima vittima nella Regione. Poco prima era stato comunicato anche il decesso di un 79enne di Teverola, già affetto da patologie pregresse, ricoverato a Frattamaggiore. La zona con la maggiore concentrazione di casi è quella del Casertano, dove da settimane è attivo un piano di sorveglianza e prevenzione sanitaria.
Il bilancio: 20 contagi locali, 9 ricoveri
Secondo l’ultimo bollettino diffuso dalla ASL di Caserta, sono 20 i casi di contagio registrati tra i residenti della provincia, di cui 9 hanno richiesto il ricovero. Altri 5 casi, pur se diagnosticati in pazienti non residenti (e attualmente assistiti tra l’ospedale Cotugno di Napoli, l’ospedale di Aversa e lo Spallanzani di Roma), risultano legati a infezioni avvenute sul territorio casertano.
Cos’è il West Nile?
Il West Nile è un virus appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda. È trasmesso dalle zanzare del genere Culex pipiens, che pungono uccelli infetti e successivamente trasmettono il virus all’uomo e ad altri mammiferi. Nella maggior parte dei casi, l’infezione è asintomatica. Tuttavia, circa il 20% dei pazienti sviluppa sintomi lievi: febbre, mal di testa, nausea, vomito, eruzioni cutanee e gonfiore dei linfonodi. Nei soggetti più fragili – anziani e persone con patologie pregresse – la malattia può degenerare in forme neuro-invasive potenzialmente letali.
Una sfida sanitaria e ambientale
Il focolaio nel Casertano rappresenta una duplice sfida: sanitaria, per la necessità di una risposta tempestiva e coordinata; ambientale, per l’urgenza di intervenire sulle condizioni che favoriscono la diffusione del virus. In attesa che l’emergenza rientri, l’invito delle autorità è alla prudenza: evitare aree umide, usare repellenti e segnalare immediatamente eventuali sintomi sospetti.
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