Basilicata

West Nile, focus Asl Taranto: prevenzione, sorveglianza e informazione

West Nile, la Asl Taranto precisa: «Non è Covid, ma la prevenzione è fondamentale». Vigilanza attiva, collaborazione con i Comuni e corretta informazione: nessun allarme e massima attenzione sul territorio.


TARANTO – Nessun allarme, massima attenzione e corretta informazione. È questo il messaggio lanciato dalla Asl di Taranto durante una conferenza stampa convocata questa mattina (5 agosto) presso il Dipartimento di Prevenzione per fare chiarezza sulla situazione del West Nile Virus (WNV), dopo i casi recentemente registrati in diverse regioni italiane.

Il commissario straordinario Vito Gregorio Colacicco ha sottolineato che il virus, trasmesso dalle zanzare del genere Culex, non si trasmette da persona a persona. «Siamo qui per informare e trasmettere serenità ai cittadini e assicurare la presenza della Asl con l’attività di igiene pubblica. La vigilanza attiva prevede anche una stretta collaborazione con i Comuni», ha spiegato Colacicco.

L’obiettivo è evitare inutili allarmismi e, al tempo stesso, rafforzare il senso di responsabilità collettiva nei confronti di una malattia che, nella maggior parte dei casi, si manifesta in forma lieve o asintomatica, ma che può avere conseguenze più gravi per soggetti fragili, come anziani e immunodepressi.

La prevenzione è l’arma più efficace

A ribadire l’importanza della prevenzione è stato il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Michele Conversano: «non esistendo un vaccino, la prevenzione rappresenta lo strumento più efficace per difendersi». Tra i suggerimenti: l’uso di repellenti, abiti coprenti, zanzariere e la rimozione dell’acqua stagnante, che rappresenta il principale habitat per la proliferazione delle zanzare.

Controlli anche sugli animali: l’approccio One Health

Un ruolo chiave, nel monitoraggio del virus, è svolto anche dal Servizio Veterinario, come spiegato dal direttore Ettore Franco, che ha illustrato l’importanza della sorveglianza su uccelli selvatici e cavalli, vettori sensibili del virus, in un’ottica integrata di salute umana, animale e ambientale, secondo l’approccio One Health.

West Nile non è Covid

Il direttore di Malattie Infettive, Giovanni Buccoliero, ha infine chiarito: «L’infezione da West Nile non è il Covid. Nella maggior parte dei casi decorre in modo asintomatico o con sintomi lievi simili a quelli influenzali. Solo nei soggetti anziani o immunodepressi può evolvere in forme più gravi. Per questo è importante la diagnosi precoce».


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