VOTO AVEZZANO: SANTANGELO SILURA CESAREO, “SERVE UN POLITICO, A NOI SCELTA”. FI SI SPACCA | Notizie di cronaca
AVEZZANO – “Massimo rispetto per Cesareo, per il servizio da lui reso allo Stato e per la sua carriera specchiata, ma ad Avezzano ci deve essere una guida di chiara espressione politica del centrodestra, per andare oltre alla ‘marmellata civica’, che in questi anni abbiamo tante volte criticato. E Forza Italia ha tutto il diritto di proporre una sua candidatura”.
Come se non fosse già ingarbugliata la partita delle elezioni comunali di Avezzano, a sette mesi dal ritorno alle urne, a dare fuoco e alle polveri e a lanciare il siluro, anche contro il suo partito, in un’intervista ad Abruzzoweb, è l’assessore regionale al Sociale e Cultura Roberto Santangelo, 44enne aquilano, presidente del Consiglio comunale del capoluogo regionale, che boccia la candidatura dell’ex questore Alessio Cesareo, già candidato in pectore. Bocciatura che fa seguito a quella della Lega e dell’Udc, con buona pace dell’unità del centrodestra, che ad Avezzano, laboratorio di civismo trasversale del sindaco Gianni Di Pangrazio, pronto a correre per la riconferma, sembra sempre di più una chimera.
Una presa di posizione clamorosa che oltre alla coalizione spacca gli azzurri che comunque già convivono da tempi su più anime, nel 2020 fuori dalla coalizione di centrodestra guidata dall’allora leghista Tiziano Genovesi, poi passato proprio nelle fila azzurre.
“Fratelli d’Italia ha fatto la sua proposta di candidatura a sindaco”, mette in chiaro Santangelo ma nulla “è stato ancora deciso”, e tiene a precisare che il segretario regionale di Fi, il deputato pescarese Nazario Pagano, nell’ultimo tavolo di coalizione a Pescara di lunedì scorso ha detto che “nelle scelte da fare ad Avezzano sarà il sottoscritto a rappresentante il livello regionale, su sua delega, assieme a quello provinciale di Gabriele De Angelis e cittadino con Goffredo Taddei, il partito nella scelte in vista delle elezioni”.
Nell’intervista Santangelo, vice presidente del Consiglio regionale nella passata legislatura, rieletto con ben 9.587 voti alle elezioni di marzo 2024, nuovo uomo forte dentro Forza Italia – a cui ha aderito nell’estate del 2023 -, assieme al presidente del Consiglio attuale, il 50enne Lorenzo Sospiri, parla anche delle elezioni di Celano, feudo dell’ex parlamentare Filippo Piccone, vicino a Santangelo e dove si rafforza la continuità dell’amministrazione di FdI del sindaco Settimio Santilli, e a Chieti, dove il tavolo ha appena cominciato a lavorare e si è essenzialmente alto mare.
Clamorosa è però innanzitutto la sua presa di posizione su Avezzano, con un sostanziale “no” all’ipotesi “prematura”, “non condivisa” e a marchio FdI, di candidare in contrapposizione al sindaco uscente Di Pangrazio, il 65enne ex questore Cesareo, aquilano di origine ora residente a Celano, ex commissario di Polizia ad Avezzano, ed ancor prima dirigente comunale, uomo delle istituzioni salito alla ribalta delle cronache per l’essere rimasto gravemente ferito dall’esplosione di un pacco bomba che gli è stato recapitato nel luglio del 2001 proprio all’interno del commissariato di Avezzano.
Una proposta messa con forza sul tavolo in primis da Massimo Verrecchia, capogruppo di Fdi in Consiglio regionale, dal provinciale di Noi Moderati Marianna Scoccia, vice presidente segretario del Consiglio regionale e sindaco di Prezza, ed anche, da evidenziare, dal segretario provinciale di Forza Italia, Gabriele De Angelis, oggi presidente della società del trasporto regionale Tua ed ex sindaco di Avezzano, con l’appoggio dei consiglieri comunali Goffredo Taddei e Tiziano Genovesi , quest’ultimo candidato alle elezioni del 2020, appoggiato dalla Lega, ai tempi suo partito, da FdI, ma con non poche defezioni, e Udc, con Fi che aveva lanciato senza successo nell’agone Anna Maria Taccone.
Ad allinearsi con FdI e sull’ipotesi Cesareo anche il potente assessore regionale al Bilancio, Mario Quaglieri , ex sindaco di Trasacco campione di preferenza a marzo 2024, con quasi 12mila voti, rompendo la storica alleanza con il sindaco Di Pangrazio. L’ipotesi Cesareo si è rafforzata poi a seguito dell’ultimo summit del centrodestra, dove è stata data facoltà di scelta al livello cittadino e provinciale, e in una cena e riunione di giovedì tra i coordinatori cittadini Pierfrancesco Mazzei di Fratelli d’Italia, Taddei per Fi e Alfredo Mascigrande per Noi Moderati.
Dentro la Forza Italia avezzanese invece a fare non poche resistenze è Mario Babbo, entrato nel partito dopo essere stato candidato civico nel 2020 appoggiato anche dal Pd e Italia Viva. Dato ora molto vicino proprio a Santangelo, e che ambiva ad essere candidato sindaco, minacciando di lasciare il partito se si andrà avanti con Cesareo. E l’uscita dell’aquilano assessore regionale potrebbe nascondere proprio la difesa di un suo uomo.
Ma lui chiarisce: “mi annoiano le riflessioni intorno ai nomi, e comunque proporre una candidatura troppo in anticipo non è una buona idea, si rischia di bruciarla, di gettarla in pasto alle polemiche a mezzo stampa. Forza Italia vuole parlare di temi concreti, di programmi, e lavora ad unire la coalizione, per evitare che anche questa volta si presenti divisa all’appuntamento elettorale. Le riunioni non si fanno all’interno dei ristoranti, si fanno all’interno delle sedi opportune di partito”.
La Lega, da ultimo proprio ad Abruzzoweb per voce del sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, Luigi D’Eramo, ha ribadito l’appoggio a Di Pangrazio, per un atto di coerenza e serietà”, tenuto conto che la Lega ha in maggioranza l’assessore Cinzia Basilico e il consigliere Antonio Del Boccio, vice coordinatore provinciale, pur entrati in Consiglio con una civica. Anche l’Udc appoggerà il sindaco.
A maggior ragione, sottintende Santangelo, Cesareo non è riuscito a ricompattare la coalizione, mentre “è prioritario provare a ricostruire un rapporto, Lega e Udc sono nostri alleati storici con cui governiamo a ogni livello e grado amministrativo, al di là dei nomi che possono essere oggi divisivi”.
Alla domanda “Gabriele De Angelis non la pensa come lei, avete affrontato la questione?” Santangelo risponde: “sì, ci siamo confrontati prima del summit di lunedì e abbiamo concordato che avremmo analizzato approfonditamente in un secondo momento la situazione di Avezzano. Per quello che mi riguarda Forza Italia non ha ancora scelto il suo candidato e la scelta va inserita in un ambito più ampio”.
Sottolinea dunque: “Forza Italia ha una classe dirigente di primo ordine, e rivendica legittimamente uno spazio politico anche sulla provincia dell’Aquila, perché oggi il capoluogo e Sulmona sono governate da Fratelli d’Italia, come pure la provincia dell’Aquila e la città di Celano”.
Infine alla domanda diretta, “vuole tirare la volata a Mario Babbo?”, Santangelo taglia corto: “il nome può essere Babbo, possono essere altri consiglieri comunali, possono essere degli imprenditori, esponenti della società civile espressione di Forza Italia, ma fare il nome oggi è sbagliato, occorre prima un percorso di condivisione”.
E veniamo alle altre partite elettorali, quelle di Celano e Chieti.
A Celano è sindaco di Fratelli d’Italia Settimio Santilli, pronto a ricandidarsi, ma le sorti del centro marsicano di 10mila abitanti, e le scelte per le elezioni di primavera prossima passano innanzitutto per Filippo Piccone, 63enne imprenditore di livello nazionale, ex consigliere regionale, ex parlamentare, ed ex sindaco, entrato in Forza Italia portato in dote 3.000 tessere, di cui 700 a Celano, tanto che viene dato per certo candidato alle Politiche, e comunque alle prossime regionali, e che ha già stretto un sodalizio con Santangelo.
“C’è una discussione aperta – spiega dunque l’assessore regionale -, si sta ragionando se dare via libera ad un’amministrazione di centrodestra a guida a Fratelli d’ Italia, per favorire la continuità. Un’ipotesi che non ci vede contrari, tenuto conto che io ritengo che Celano sia stata amministrata bene, difficile sarebbe del resto spiegare ad una comunità il perché un sindaco che ha lavorato bene poi viene rimosso per altre logiche”.
Per quanto riguarda Chieti, dove è sindaco di centrosinistra Diego Ferrara, per Santangelo la priorità è evitare la spaccatura del centrodestra che fu fatale nel 2020, con in corsa il leghista Fabrizio Di Stefano della Lega, e Bruno Di Iorio, lanciato dall’ex assessore forzista Mauro Febbo.
“Su Chieti stiamo lavorando all’unità perché nessuno dimentica che alle elezioni precedenti le nostre divisioni sono risultate fatali, consegnando la città al centrosinistra. Non a caso il presidente Marco Marsilio in prima persona sta lavorando a questo scopo, cominciando dal programma e dalle proposte per arrivare, solo dopo, all’individuazione del candidato presidente”.
La giusta filiera, sottintende Santangelo, a differenza di quello che è accaduto ad Avezzano.
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